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giovedì 21 luglio 2011

Opportunità per le aziende italiane nel Caucaso

Decine di aziende italiane partecipano al progetto “Italy meets Caucaso”, volto ad attirare investimenti stranieri nella regione per garantirne lo sviluppo economico e sociale.

Si svolge in questi giorni il progetto “Italy meets Caucaso”, che vede coinvolte decine di aziende italiane in una missione a Stavropol per partecipare ad alcuni workshop nel Caucaso russo. Il progetto rientra nei piani del governo russo, che si è posto come una delle priorità assolute quella di sostenere lo sviluppo economico e sociale del Caucaso del Nord, una regione che negli ultimi anni ha vissuto una situazione difficile, dettata dall’alta disoccupazione e dalla migrazione dei rifugiati politici. Il piano governativo vede una serie di investimenti fino al 2025 pari a 450 miliardi di rubli (ovvero circa 11 miliardi di euro) e la garanzia federale pari al 70% del valore degli investimenti per il recupero economico del nuovo distretto federale, che comprende le regioni di Stavropol, le repubbliche di Kabardino-Balkaria, Karaciaevo-Cerkessia, Ossezia del nord, Daghestan, Cecenia e Inguscezia.
I workshop consisteranno in meeting, tavole rotonde e incontri e hanno l’obiettivo di attirare le imprese italiane di ogni dimensione in queste zone del Caucaso, sia per lo sviluppo commerciale che per investimenti in loco. I settori che potrebbero inserirsi nel nuovo distretto federale sono quello energetico, chimico e petrolchimico, l’agricoltura, l’agroalimentare, l’allevamento e il turismo. Gli investimenti avranno, inoltre, il supporto di alcune delle principali banche russe, tra cui Vneshekonombank, Sberbank e Rosselkozbank.
Alcune aziende italiane sono già presenti nell’area: Enel ha recentemente inaugurato un impianto elettrico a Nevinnomysskaya, che fornirà energia alle Olimpiadi invernali di Sochi nel 2014, mentre Armani gestirà un hotel di lusso a Pyatigorsk. Il territorio, infatti, è dotato di aree montane e termali che ai tempi degli Zar attiravano molti turisti. Interessate ad eventuali attività nella regione sono anche: Fiat, Ferruzzi, Laverda, Ceramica di Imola, Mulmix e Lucchin. Tutte le realtà che partecipano al progetto “Italy meets Caucaso” potranno già verificare l’andamento delle loro operazioni di business al X Forum degli investimenti di Sochi che si terrà tra due mesi.

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