La regione del Volga offre numerose opportunità di investimento: l’Ice di Mosca invita le imprese italiane a coglierle.
Porti lungo un fiume, il Volga, che si snoda per 3700 km, il settore della meccanica, la filiera dell’automotive, l’industria aeronautica, i beni di consumo, l’agricoltura, i parchi tecnologici e 35 milioni di abitanti: ecco cosa offre la regione del Volga, fino a poco tempo fa snobbata dagli imprenditori italiani, che preferivano stanziarsi nelle vicinanze della capitale russa.
Samara, Ulyanovsk e Kazan sono alcune delle città che offrono le maggiori opportunità di investimento, avendo raggiunto ormai un tasso di ricchezza pari a quello di Mosca.
Le ragioni di questa migrazione risiedono nel fatto che il mercato della capitale russa è ormai saturo, perciò il direttore della sede Ice di Mosca, Roberto Pelo, invita gli imprenditori a esplorare altre zone della Federazione.
In particolare, l’Istituto per il commercio estero ha delineato una strategia che invita gli imprenditori a spostare i propri affari in quelle regioni i cui mercati sono più autonomi e accessibili; queste condizioni più favorevoli sono spesso dovute alla presenza delle cosiddette Zone economiche speciali, nelle quali vengono offerte numerose agevolazioni agli investitori.
In questo periodo di lenta ripresa dell’economia russa, sono proprio questi territori semi sconosciuti a trainare la crescita post crisi: “Alcuni distretti, compresi quelli del Volga, sono terre quasi vergini dove la struttura di distribuzione è sufficientemente immatura da poter essere plasmata secondo le esigenze delle imprese che arrivano a investire” ha dichiarato a tal proposito Roberto Pelo, il quale sprona gli imprenditori italiani a penetrare più profondamente in quelli che saranno i poli economici futuri della Federazione Russa.
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