L’Unione Europea ha tagliato i dazi sull’importazione di carbonato di potassio dalla Russia e dalla Bielorussia, dopo quasi vent’anni di barriere commerciali sul fertilizzante.
Con il plauso dei contadini britannici e dopo vent’anni di barriere commerciali, l’Unione Europea ha tagliato di dazi sull’importazione del fertilizzante potassa dalla Russia e dalla Bielorussia.
La riduzione di questi dazi interessa soprattutto i due colossi russi dei fertilizzanti, la Silvinit e la Uralkali.
Si tratta comunque di una vittoria per i contadini europei, che hanno fatto a lungo pressione per ottenere un accesso più economico al fertilizzante: Ian Backhouse, membro del sindacato nazionale dei contadini britannici, ha dichiarato, infatti, che “la Commissione ha ascoltato le nostre argomentazioni e ha riconosciuto che è nell’interesse dell’agricoltura europea il poter attingere a risorse provenienti da tutto il mondo, ai prezzi più competitivi”.
Contrariamente a quanto si possa pensare, questa nuova misura non avrà conseguenze sui profitti dei produttori europei, in quanto questi sono abbastanza solidi da affrontare la concorrenza; gli stessi produttori hanno dichiarato che ciò avrà un impatto limitato sui loro affari.
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