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giovedì 27 ottobre 2011

Il programma del Fronte popolare panrusso

Il partito Russia Unita, certo di conservare la maggioranza alle elezioni di dicembre, fissa le priorità dei lavori della Duma.

Il partito Russia Unita ha pubblicato sul proprio sito web il Programma del Fronte popolare panrusso, l’organizzazione che il partito ha creato in vista delle prossime elezioni parlamentari e che si pone come obiettivo quello di concretizzare la democrazia diretta nel Paese.
Gli ideologi del Fronte popolare panrusso ritengono che, tra i problemi che la Federazione si trova a dover affrontare, i più urgenti sono quelli alla base della profonda insoddisfazione dei cittadini russi: povertà, cattivo clima economico, corruzione e l’incapacità degli amministratori nel risolvere adeguatamente i problemi della gente.
Il programma dell’organizzazione che fa capo a Russia Unita presenta un approccio liberale: la parte macroeconomica del documento insiste sulla necessità di modernizzare e diversificare il sistema economico e prevede che le entrate ricavate dalla vendita di risorse naturali vengano utilizzate per stimolare lo sviluppo economico, non più come una sorta di “paracadute”. Lo Stato dovrà stimolare inoltre l’iniziativa privata, eliminando la corruzione e tutti gli elementi burocratico-amministrativi che sono di ostacolo in tal senso.
Nella sezione relativa al commercio estero, appare chiaro l’intento di sostenere e incoraggiare le esportazioni dei settori manifatturieri e dei prodotti ad alto valore aggiunto. Anche i partner stranieri “più meritevoli” verranno favoriti: “Apriremo il nostro sistema economico alle imprese straniere detentrici di nuove tecnologie e disposte a estendere la produzione in Russia”.
Il Fronte popolare panrusso propone poi di sostituire con l’autoregolamentazione, in modo graduale, le misure di controllo statale nel sistema economico. Più in generale, gli estensori del documento intendono interrompere lo sviluppo pilotato che ha caratterizzato il mercato russo negli ultimi 10 anni, in favore di “una sempre maggiore iniziativa privata e una sempre maggiore competitività”.

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