L’agenzia di rating Moody’s ha abbassato l’outlook del sistema bancario russo, che da “stabile” passa a “negativo”.
Moody's ha abbassato le prospettive sul settore bancario russo da stabile a negativo. Come è emerso da un report dell’agenzia di rating diffuso oggi, nel corso dei prossimi 12-18 mesi si verificheranno cambiamenti negativi per la Federazione Russa: “le deboli prospettive dell’economia mondiale e l’alta volatilità dei mercati finanziari indeboliranno il contesto operativo in Russia, riflettendosi in modo negativo sul settore bancario”. Secondo Moody’s la crescita del Pil russo subirà un rallentamento a causa della debole ripresa globale: il Pil decelererà al 2,8% nel 2012 dal 3,8% atteso per l'anno in corso. Il calo della domanda di idrocarburi che probabilmente ne conseguirà, graverà profondamente sull’economia russa che è strettamente connessa proprio alla vendita di gas e petrolio.
Se le previsioni dell’agenzia di rating Usa si dimostreranno fondate, le ripercussioni sul settore bancario si tradurranno in “una stretta sul credito, e nell’aumento dei tassi sui prestiti”. La Banca centrale e il ministero delle Finanze hanno già iniziato a rafforzare gli strumenti di sostegno alla liquidità. A tal riguardo, Eugene Tarzimanov, vice presidente Moody’s ha affermato: “Mentre crediamo che andando avanti questo sostegno si intensificherà non abbiamo alcuna certezza che venga fatto lo stesso per le banche medie e piccole”.
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