“Dopo una crescita del 4% nel 2010, il prodotto interno lordo russo dovrebbe aumentare del 4,4% nel 2011, sempre più guidato dal consumo interno”.
“Dopo una crescita del 4% nel 2010, il prodotto interno lordo russo dovrebbe aumentare del 4,4% nel 2011, sempre più guidato dal consumo interno”: questo è ciò che ha scritto la Banca Mondiale in una recente relazione. Si afferma, inoltre, che nonostante l’impatto del rialzo dei prezzi del petrolio sarà positivo a breve termine per le esportazioni e le entrate fiscali del mercato russo, “non c’è spazio per l’auto-soddisfazione”. Pertanto sarà l’Europa occidentale, il suo partner commerciale più importante, a fornire il sostegno necessario per una crescita economica. Sono positive le valutazioni relative al mercato russo: la crescita del Pil, il calo della disoccupazione e il programma di risanamento economico consolidato da un pacchetto di incentivazioni portano gli esperti a definire la Russia “uno dei Paesi BRIC locomotori dell’economia mondiale”.
giovedì 31 marzo 2011
martedì 29 marzo 2011
Mosca, il Mitt apre la stagione turistica
Si è svolta a Mosca la fiera internazionale dei viaggi e del turismo, un’opportunità importante che ha consentito alle aziende italiane di presentare e promuovere il territorio.
In data 16-19 marzo, presso l’Expocentre di Mosca, il Mitt, la fiera internazionale dei viaggi e del turismo, ha aperto la stagione turistica. L’evento si è svolto in uno dei mercati più dinamici in questo settore e rappresenta un’opportunità importante per incrementare i flussi turistici dai paesi del CSI (Federazione Russa, Ucraina, Kazakistan, Bielorussia, Azerbàijan, Turkmenistàn, Georgia, Armenia, Tajikistàn, Kyrgysztàn, Moldavia e Europa Orientale) verso il territorio italiano.
Numerose sono state le aziende italiane a presentare non soltanto le destinazioni classiche (balneari e città d’arte), ma anche luoghi nuovi e particolari. San Marino, ad esempio, rientra tra le destinazioni più ambite: è già da tempo che stringe collaborazioni con molti operatori russi, come Danko, Gartour e Natalie Tour.
Tra i temi affrontati recentemente che interessano anche il settore turistico vi è la questione dei visti. A questo riguardo, il portavoce del premierato Dmitry Peskov ha affermato che, mentre si registra un continuo incremento dei turisti russi in Europa, calano i turisti europei nel Paese russo poiché non disposti ad accollarsi i costi e la burocrazia dei visti.
In data 16-19 marzo, presso l’Expocentre di Mosca, il Mitt, la fiera internazionale dei viaggi e del turismo, ha aperto la stagione turistica. L’evento si è svolto in uno dei mercati più dinamici in questo settore e rappresenta un’opportunità importante per incrementare i flussi turistici dai paesi del CSI (Federazione Russa, Ucraina, Kazakistan, Bielorussia, Azerbàijan, Turkmenistàn, Georgia, Armenia, Tajikistàn, Kyrgysztàn, Moldavia e Europa Orientale) verso il territorio italiano.
Numerose sono state le aziende italiane a presentare non soltanto le destinazioni classiche (balneari e città d’arte), ma anche luoghi nuovi e particolari. San Marino, ad esempio, rientra tra le destinazioni più ambite: è già da tempo che stringe collaborazioni con molti operatori russi, come Danko, Gartour e Natalie Tour.
Tra i temi affrontati recentemente che interessano anche il settore turistico vi è la questione dei visti. A questo riguardo, il portavoce del premierato Dmitry Peskov ha affermato che, mentre si registra un continuo incremento dei turisti russi in Europa, calano i turisti europei nel Paese russo poiché non disposti ad accollarsi i costi e la burocrazia dei visti.
lunedì 28 marzo 2011
Sochi, Evento Contract per le imprese italiane
L’Ice, in collaborazione con le associazioni del Tavolo Abitare, in data 17-18 maggio a Sochi, ha organizzato l’Evento Contract per le aziende operanti in particolare nel settore hospitality e residenziale.
In data 17-18 maggio si svolgerà nella città di Sochi l’evento “Contract”, sviluppato nell’ambito del “Progetto Contract Made in Italy” promosso dal Ministero dello Sviluppo economico. L’iniziativa è organizzata dall’Ice in collaborazione con le associazioni del Tavolo Abitare.
Sochi si trova nella regione meridionale del Krasnodar, ed è la città che nel 2014 ospiterà le Olimpiadi invernali. Pertanto tra gli obiettivi della regione vi è quello di rinnovare e costruire strutture turistiche in modo tale da attrarre un elevato numero di turisti internazionali.
Sono molte le opportunità di contract anche per le imprese italiane, in particolare nel settore dell’hospitality e residenziale. Per i partecipanti all’evento sono previsti: un seminario di presentazione dell’offerta, incontri B2B tra la delegazione italiana e le imprese locali, visite presso commesse locali.
venerdì 25 marzo 2011
Formazione all’estero: nuove alleanze in Russia
Sta crescendo il numero delle aziende che intendono avvicinarsi ai mercati emergenti e in particolare al mercato russo: a tal riguardo, la formazione all’estero permette ai giovani di toccare con mano la realtà del paese e acquisire un bagaglio professionale che tornerà utile nell’attività aziendale.
Sono in aumento i tirocini che portano sempre più giovani a svolgere un’attività formativa in Russia. Il Mib di Trieste è ad esempio una delle istituzioni impegnate nell’organizzazione di tali iniziative: “Le richieste sono sempre di più: sono in partenza con 30 ragazzi alla volta dell’Istitute of business studies di Mosca, ma per 30 che partono ce ne sono altrettanti che sono rimasti esclusi”, spiega il responsabile delle relazioni internazionali. L’attività prevede approfondimenti sulla leadership e sulle prospettive di sviluppo nel sistema economico e politico russo.
Altri progetti interessanti sono l’Mba organizzato dalla Moscow school of management Skolkovo e l’Emba Consortium. Il primo è focalizzato sulle economie dei paesi emergenti e la formazione comprende quattro mesi in aula e un anno all’interno di società russe, cinesi o indiane. Il secondo, invece, si tratta di un recente accordo che lega la business school bolognese alla Moscow international higher business school offrendo l’opportunità di frequentare un corso di business innovation nel Paese russo.
Poiché sta crescendo il numero delle aziende che intendono avvicinarsi ai mercati emergenti e in particolare al mercato russo, la partecipazione a programmi, come quelli sopra citati, consente ai giovani di toccare con mano la realtà del paese, acquisendo un bagaglio professionale che tornerà poi utile nell’attività aziendale.
Sono in aumento i tirocini che portano sempre più giovani a svolgere un’attività formativa in Russia. Il Mib di Trieste è ad esempio una delle istituzioni impegnate nell’organizzazione di tali iniziative: “Le richieste sono sempre di più: sono in partenza con 30 ragazzi alla volta dell’Istitute of business studies di Mosca, ma per 30 che partono ce ne sono altrettanti che sono rimasti esclusi”, spiega il responsabile delle relazioni internazionali. L’attività prevede approfondimenti sulla leadership e sulle prospettive di sviluppo nel sistema economico e politico russo.
Altri progetti interessanti sono l’Mba organizzato dalla Moscow school of management Skolkovo e l’Emba Consortium. Il primo è focalizzato sulle economie dei paesi emergenti e la formazione comprende quattro mesi in aula e un anno all’interno di società russe, cinesi o indiane. Il secondo, invece, si tratta di un recente accordo che lega la business school bolognese alla Moscow international higher business school offrendo l’opportunità di frequentare un corso di business innovation nel Paese russo.
Poiché sta crescendo il numero delle aziende che intendono avvicinarsi ai mercati emergenti e in particolare al mercato russo, la partecipazione a programmi, come quelli sopra citati, consente ai giovani di toccare con mano la realtà del paese, acquisendo un bagaglio professionale che tornerà poi utile nell’attività aziendale.
giovedì 24 marzo 2011
Missione a Mosca e Ekaterinburg
È prevista in data 6-10 giugno una missione a Mosca e Ekaterinburg, organizzata da Promos.
L’iniziativa è rivolta alle aziende operanti nel settore dei beni di consumo che intendono avvicinarsi al mercato russo.
Essendo il mercato russo uno dei principali mercati di sbocco del Made in Italy, Promos ha organizzato dal 6 al 10 giugno una missione a Mosca e Ekaterinburg per le aziende che operano nel settore dei beni di consumo. L’iniziativa consente agli imprenditori italiani di incontrare distributori e buyer locali e di valutare sul mercato quali sono le migliori opportunità commerciali in settori quali tessile e abbigliamento, moda e accessori, pelletteria, gioielleria, oreficeria e cosmetica.
I primi incontri si terranno nella capitale, successivamente a Ekaterinburg.
martedì 22 marzo 2011
Partnership tra l’italiana Danieli e la russa Ruspolimet
La nuova fabbrica per la produzione di armature edili, messa a punto dall’italiana Danieli e la russa Ruspolimet, avrà sede nella regione di Nizhny Novgorod, una posizione strategica per soddisfare la domanda proveniente anche da Mosca, Kazan, Mordovija e Chuvashija, attualmente “costrette a far venire l’armatura metallica da lontano, spendendo molto”.
La messa a punto del progetto di una nuova fabbrica nella regione di Nizhny Novgorod per la produzione di armature edili è nata da un contratto stipulato l’anno precedente dall’italiana Danieli e la russa Ruspolimet per la costruzione di un mini impianto industriale nel settore edile.
L’apertura dei lavori è prevista per la fine del mese in corso e i termini della realizzazione della struttura saranno di circa due anni.
Il direttore generale della Ruspolimet, Yuri Lukanin, ha affermato che la fabbrica produrrà circa 350 mila tonnellate annuali di armatura metallica, conquistando in tal modo un posto importante tra le industrie che operano in questo settore.
Franco Alzetta, membro del consiglio amministrativo della Danieli, ha evidenziato la grande esperienza dell’azienda italiana di collaborazione con la Russia e si è mostrato soddisfatto per il nuovo piano di sviluppo. Lukanin aggiunge inoltre: “Ci atteniamo alla filosofia di una fabbrica di livello regionale. Nel raggio di 500 chilometri non c’è alcuna fabbrica per la produzione di armatura edile e questo significa che Mosca, Kazan, Mordovija e Chuvashija sono costrette a far venire l’armatura metallica da lontano, spendendo molto, dato che sono aree in cui c’è molta attività edilizia, per cui la nostra produzione dovrebbe essere molto richiesta”.
mercoledì 16 marzo 2011
Italia e Russia collaboreranno in ambito di rinnovabili
Il Ministro per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Giancarlo Galan e Timur Ivanov, il direttore generale dell’Organizzazione statale federale - Agenzia Russa per l’Energia della Federazione russa, hanno firmato un documento di cooperazione nell’ambito delle fonti di energia.
Italia e Russia intendono intraprendere una collaborazione per lo sviluppo di progetti congiunti - sia nella federazione russa, sia in Italia - e programmi relativi alle fonti alternative di energia: l’interesse verte in particolare sull’innovazione in agricoltura e su piani di efficienza e risparmio energetico.
Tale collaborazione presuppone un continuo scambio di informazioni e prevede che tutti i progetti inerenti all’accordo vengano finanziati da ciascuna amministrazione sulla base dei budget da loro stanziati e secondo le rispettive normative nazionali sulla ricerca.
Il Ministro Galan ha affermato che l’accordo costituisce una grande occasione per esportare le tecnologie italiane del settore e, allo stesso tempo, per introdurre competenze russe nel mercato italiano. Inoltre ha aggiunto:“Oltre ad essere un'occasione per i capitali russi di trovare fonte di investimento in Italia, rappresenta una risposta alle preoccupazioni mostrate dall'industria italiana sia in merito alla questione degli incentivi, sia a quella tecnologica”.
Il direttore generale dell'Organizzazione statale federale - Agenzia Russa per l'Energia della Federazione russa, ha spiegato che "una delle priorità dello sviluppo economico russo è la riduzione del consumo energetico del paese del 40% entro il 2020” e ha evidenziato che il settore agricolo offre “molte possibilità di utilizzare gli scarti per l'energia da biomasse”. Ivanov ha poi sottolineato che la Russia è "molto interessata a studiare l'esperienza italiana in materia di rinnovabili" e ha accennato alla possibilità di istituire "un centro congiunto di studi italo-russo per condividere tutte le esperienze allo scopo di valutare quali incentivi gli stati possono dedicare allo sviluppo del settore".
Relativamente all’attuale questione nucleare in Giappone, Ivanov e Galan hanno chiarito che entrambi i paesi non intendono rinunciare ai progetti relativi a tale settore e, a tal proposito, il Ministro Galan ha affermato: "La produzione dell'energia fotovoltaica in Italia rappresenta un costo notevole perché non è affiancato dall'energia nucleare […] occorre raggiungere un mix tra i due tipi di energia”.
Italia e Russia intendono intraprendere una collaborazione per lo sviluppo di progetti congiunti - sia nella federazione russa, sia in Italia - e programmi relativi alle fonti alternative di energia: l’interesse verte in particolare sull’innovazione in agricoltura e su piani di efficienza e risparmio energetico.
Tale collaborazione presuppone un continuo scambio di informazioni e prevede che tutti i progetti inerenti all’accordo vengano finanziati da ciascuna amministrazione sulla base dei budget da loro stanziati e secondo le rispettive normative nazionali sulla ricerca.
Il Ministro Galan ha affermato che l’accordo costituisce una grande occasione per esportare le tecnologie italiane del settore e, allo stesso tempo, per introdurre competenze russe nel mercato italiano. Inoltre ha aggiunto:“Oltre ad essere un'occasione per i capitali russi di trovare fonte di investimento in Italia, rappresenta una risposta alle preoccupazioni mostrate dall'industria italiana sia in merito alla questione degli incentivi, sia a quella tecnologica”.
Il direttore generale dell'Organizzazione statale federale - Agenzia Russa per l'Energia della Federazione russa, ha spiegato che "una delle priorità dello sviluppo economico russo è la riduzione del consumo energetico del paese del 40% entro il 2020” e ha evidenziato che il settore agricolo offre “molte possibilità di utilizzare gli scarti per l'energia da biomasse”. Ivanov ha poi sottolineato che la Russia è "molto interessata a studiare l'esperienza italiana in materia di rinnovabili" e ha accennato alla possibilità di istituire "un centro congiunto di studi italo-russo per condividere tutte le esperienze allo scopo di valutare quali incentivi gli stati possono dedicare allo sviluppo del settore".
Relativamente all’attuale questione nucleare in Giappone, Ivanov e Galan hanno chiarito che entrambi i paesi non intendono rinunciare ai progetti relativi a tale settore e, a tal proposito, il Ministro Galan ha affermato: "La produzione dell'energia fotovoltaica in Italia rappresenta un costo notevole perché non è affiancato dall'energia nucleare […] occorre raggiungere un mix tra i due tipi di energia”.
martedì 15 marzo 2011
Emilia Romagna, in crescita i turisti russi
“La Russia è un mercato in grossa crescita, sulla cui performance ha senz'altro un ruolo importante l'aeroporto di Rimini, che è lo scalo charter da e per la Russia più importante d'Italia”.
Secondo alcuni dati registrati dalla Banca d'Italia nel 2010 le presenze degli stranieri in Emilia Romagna sono cresciute di mezzo milione di unità rispetto all'anno precedente. In particolare un 12% in più nei mesi estivi proviene dalla Russia, definito da Alessandro Lepri della società Trademark come "un mercato in grossa crescita, sulla cui performance ha senz'altro un ruolo importante l'aeroporto di Rimini, che è lo scalo charter da e per la Russia più importante d'Italia".
L'Emilia Romagna sta puntando quindi ad un'offerta sempre più diversificata che includa non soltanto la Riviera, ma anche wellness, città d'arte, terme e appennino. I mercati centrali della promozione turistica dell'anno in corso saranno Germania e Russia: il piano prevede attività di comunicazione, partecipazione a fiere e workshop, realizzazione di cataloghi e utilizzo di internet per presentare i pacchetti-vacanza. E' previsto inoltre un consolidamento dei rapporti tra i tour operator che già cooperano nella promozione turistica italo-russa con l'avvio di attività di supporto come educational tour e seminari organizzati da agenti di viaggio.
Secondo alcuni dati registrati dalla Banca d'Italia nel 2010 le presenze degli stranieri in Emilia Romagna sono cresciute di mezzo milione di unità rispetto all'anno precedente. In particolare un 12% in più nei mesi estivi proviene dalla Russia, definito da Alessandro Lepri della società Trademark come "un mercato in grossa crescita, sulla cui performance ha senz'altro un ruolo importante l'aeroporto di Rimini, che è lo scalo charter da e per la Russia più importante d'Italia".
L'Emilia Romagna sta puntando quindi ad un'offerta sempre più diversificata che includa non soltanto la Riviera, ma anche wellness, città d'arte, terme e appennino. I mercati centrali della promozione turistica dell'anno in corso saranno Germania e Russia: il piano prevede attività di comunicazione, partecipazione a fiere e workshop, realizzazione di cataloghi e utilizzo di internet per presentare i pacchetti-vacanza. E' previsto inoltre un consolidamento dei rapporti tra i tour operator che già cooperano nella promozione turistica italo-russa con l'avvio di attività di supporto come educational tour e seminari organizzati da agenti di viaggio.
lunedì 14 marzo 2011
Russia, allestimento di convogli ferroviari
Sono molte le opportunità per le piccole e medie imprese interessate all’ammodernamento e allestimento dei convogli ferroviari. La nascita di nuove linee sia dentro che oltre la Russia attrae gli investitori specializzati, in particolare nell’allestimento delle cabine.
Un settore del business russo fino ad ora poco conosciuto dagli imprenditori è quello dell’ammodernamento e allestimento dei convogli ferroviari. Sono interessanti le prospettive offerte in questo campo grazie alla nascita di nuovi collegamenti (come Mosca-Nizza) e al memorandum d’intesa tra l’ente Ferrovie Russe e il suo omologo francese Sncf che pone la base per la realizzazione di altri nuovi treni turistici. Si tratta di linee più lente ma con vetture più confortevoli da allestire adeguatamente: generalmente le cabine sono dotate di aria condizionata e riscaldamento individuale, spine elettriche adatte a telefoni e laptop, accesso internet, frigorifero, guardaroba, lavandino, doccia, tavolo e sistema di chiamata del personale. Pertanto sono molte le opportunità per le piccole e medie imprese, offerte non soltanto all’interno del mercato russo ma anche dai treni internazionali, in particolare quelli diretti in Europa occidentale.
venerdì 11 marzo 2011
Un centro finanziario internazionale tra i progetti russi
“Finalità ultima dello Stato è garantire la sicurezza finanziaria nazionale e la sua stabilità economica. Appunto per questo i centri finanziari di livello internazionale o regionale rimangono uno strumento e un veicolo di influenza”, ha affermato il presidente russo Medvedev.
“Finalità ultima dello Stato è garantire la sicurezza finanziaria nazionale e la sua stabilità economica. Appunto per questo i centri finanziari di livello internazionale o regionale rimangono uno strumento e un veicolo di influenza”: ciò è quanto ha affermato il presidente russo Medvedev, che considera una priorità la formazione di un Centro finanziario nel Paese. La creazione di un centro internazionale e la promozione del rublo sui mercati esteri fa parte di un progetto lanciato da Medvedev nel 2008, che ha visto poi un momento di stasi a causa della crisi economica globale.
Oggi, dopo la prima emissione di Eurobond denominati in rubli, il ministro russo delle finanze, Alexiei Kudrin, ha dichiarato che questa è solo la prima e che ce ne saranno altre negli anni a venire. Aggiunge, inoltre: “E’ un importante passo avanti per l’organizzazione di un centro finanziario internazionale in Russia e per la promozione della nostra valuta nazionale nei mercati internazionali”.
Nonostante il piano di creare un grande centro finanziario internazionale richieda un lungo processo, secondo gli esperti la Russia ha di fronte delle grandi prospettive.
giovedì 10 marzo 2011
Cresce l’interscambio tra Russia e Italia
“Costantemente facciamo richieste al governo russo perché la dogana da elemento di freno diventi elemento di sviluppo, in questo modo i russi si stanno facendo del male”, afferma Vittorio Torrembini, presidente del gruppo degli imprenditori a Mosca.
Dopo un calo del 38% sul volume di interscambio Russia-Italia, registrato nel 2009, anno della recessione, si assiste ad un’incoraggiante ripresa che permette oggi ai due Paesi di raggiungere i 24 miliardi di euro di interscambio, una cifra che si allontana di poco dai 27 realizzati prima della crisi. Vittorio Torrembini, presidente del gruppo degli imprenditori a Mosca, ha definito la Russia come un mercato sempre più “strategico e indispensabile”, nonostante vi siano ancora molte difficoltà a livello burocratico. A tal proposito, aggiunge: “Costantemente facciamo richieste al governo russo perché la dogana da elemento di freno diventi elemento di sviluppo, in questo modo i russi si stanno facendo del male”.
Pertanto per poter giungere ad un cambiamento sono necessari sia una maggiore integrazione del Paese russo a livello internazionale, sia lo svilupparsi di un pensiero che ritenga l’industrializzazione fondamentale per la crescita economica.
mercoledì 9 marzo 2011
Russia, boom di letteratura digitale
“Finchè la gente avrà una connessione internet, si potrà usare il potenziale della tecnologia per aprire efficacemente nuovi mercati”. Ciò è quanto ha affermato il fondatore della compagnia digitale Bookmate, evidenziando quanto in Russia sia poco sviluppata l’industria editoriale tradizionale.
“La Russia ha una minima distribuzione fisica di libri. Non ci sono catene nazionali come Burnus &Noble oppure Waterstones”, afferma il fondatore della compagnia digitale Bookmate.ru. Simon Dunlop. Eppure il Paese russo ha una grande tradizione letteraria e pare che la distribuzione digitale dei testi abbia portato ad una crescita dei lettori. Secondo alcune statistiche, il 2009 è stato un anno importante per la diffusione del Pocketbook: con un guadagno di 37 milioni di dollari., sono stati venduti 142.000 dispositivi, dei quali circa il 60% in Russia. Il costo di un Pocketbook si aggira intorno ai 300 dollari ma, poiché i file legali costano una parte infinitesimale rispetto alla copia cartacea, consente agli utenti di ammortizzare in breve tempo l’investimento.
Dunlop ha affermato che il numero di download da Bookmate ha registrato un’elevata crescita nell’ultimo anno ed ha spiegato: “Finchè la gente avrà una connessione internet, si potrà usare il potenziale della tecnologia per aprire efficacemente nuovi mercati”.
martedì 8 marzo 2011
Acquirenti russi on line su Ozon.ru
La catena logistica ben organizzata che consente consegne rapide e prezzi competitivi è tra i fattori che ha portato Ozon al successo. In relazione a ciò. L’amministratore delegato Bernard Lukey, spiega: “Le difficoltà legate alla distribuzione sono estremamente complesse in Russia, perché il Paese è di dimensioni enormi. Questo è stato uno dei primi problemi che abbiamo provato ad affrontare e risolvere”.
Ozon.ru, un’iniziativa nata nel 1998 grazie ad un gruppo di appassionati di libri di fantascienza, è diventata in pochi anni un punto di riferimento per i consumatori russi on line.
Considerata come la risposta russa alla statunitense Amazon, riesce oggi a garantire consegne veloci e prezzi competitivi su tutto il territorio russo, e non soltanto presso i grandi centri di Mosca e San Pietroburgo dove spesso i distributori concentrano le loro attività. Relativamente a ciò, l’amministratore delegato di Ozon, Bernard Lukey, ha spiegato: “Le difficoltà legate alla distribuzione sono estremamente complesse in Russia, perché il Paese è di dimensioni enormi. Questo è stato uno dei primi problemi che abbiamo provato ad affrontare e risolvere”.
Ciononostante, grazie ad un’organizzata catena logistica, Ozon ha avuto un grande successo, ottenendo soltanto nel 2009, l’anno della crisi finanziaria, un aumento del 21% degli ordini. Attualmente sono 45 mila i consumatori russi che navigano in rete, un numero che corrisponde ad un terzo della popolazione ma che è destinato a crescere.
lunedì 7 marzo 2011
Russia, destinato all’alimentare fino al 29% del reddito
L’incremento mensile dei prezzi su base annuale è partito da un 5,5% a luglio del 2010 fino a toccare il 9,7% lo scorso febbraio. “Una situazione estremamente preoccupante”, ha affermato recentemente il vicepresidente della Banca centrale russa, Alexei Ulyukayev.
Secondo alcune statistiche, la quota media del reddito disponibile che un consumatore russo impiega nell’alimentare si colloca tra il 25% e il 29%, contro il 22% che si spende ad esempio in Messico, o il 10% degli Stati Uniti. Il vicepresidente della Banca centrale russa, Alexei Ulyukayev, ha definito la situazione “estremamente preoccupante”, visto il continuo aumento dei prezzi registrato nell’ultimo anno, in particolare dopo la siccità e gli incendi della scorsa estate. L’incremento mensile dei prezzi su base annuale è partito da un 5,5% a luglio del 2010 fino a toccare il 9,7% lo scorso febbraio.
Ma con le elezioni legislative e presidenziali che si terranno durante il prossimo anno quello dell’inflazione sarà uno dei temi prioritari. A tale proposito, l’economista Anders Aslund spiega: “L’inflazione è considerata politicamente pericolosa e l’anno scorso il governo russo si è preoccupato di alzare le pensioni per tenere a bado l’insoddisfazione popolare”.
venerdì 4 marzo 2011
Russia, il progetto “Casa Italia”
“Ci sono moltissime aziende italiane di piccole e medie dimensioni che realizzano prodotti di assoluta qualità. Per queste realtà, spesso, l’ingresso sul mercato russo è troppo costoso”. Nasce da qui il progetto “Casa Italia” del gruppo Tashir, con l’obiettivo di favorire l’entrata nel mercato di migliaia di PMI.
L’obiettivo del gruppo Tashir, colosso dell’edilizia russa, è quello di portare il Made in Italy all’interno del mercato russo. Il nome provvisorio del progetto è “Casa Italia” e prevede l’apertura di circa 30 centri commerciali forniti esclusivamente di marche italiane. L’iniziativa nasce dal fatto che per molte piccole e medie imprese l’ingresso sul mercato è troppo costoso e, per questo, vi è la necessità di dare un supporto che consenta di allargare il loro business.
L’avvocato Antonello Martinez dello studio Martinez & Novebaci (advisor commerciale e legale del gruppo Tashir), spiega: “Per facilitare l’ingresso delle Pmi italiane, Tashir mette a disposizione non solo le facility e i servizi di sicurezza, ma anche i commessi e il personale da impiegare nei singoli punti vendita, interamente a proprio carico”. In cambio le aziende dovranno pagare un fee d’ingresso e una percentuale d’ingresso sullo scontrino.
Target del progetto non sono i grandi brand del lusso, ma quelle piccole e medie imprese in grado di realizzare prodotti di qualità in particolare nei settori food, fashion, arredamento e complementi d’arredo.
Darà avvio al progetto il primo “Casa Italia” di Mosca, il quale ospiterà circa 300 imprese italiane che verranno selezionate dalla società italiana I Living Italy, specializzata nel settore retail.
Se il primo esperimento avrà successo, è prevista l’apertura di un nuovo centro in ogni città russa con almeno un milione di abitanti.
giovedì 3 marzo 2011
Russia, la cerealicoltura
Dopo un crollo del 37,3% registrato lo scorso anno, la stagione agricola delle mietiture cerealicole è destinata ad una repentina crescita nel corso del 2011.
La stagione agricola delle mietiture cerealicole è destinata ad una repentina crescita nel corso del 2011.
Dopo un crollo del 37,3%, registrato lo scorso anno, il governo russo e i produttori sono concordi nel ritenere al momento che le previsioni del raccolto si porranno tra un minimo di 80 milioni a un massimo di 87 milioni di tonnellate. Affinché si realizzi ciò, il vice premier Viktor Zubkov, dopo una visita nella regione di Krasnodar, una dei principali produttori agricoli del Paese russo, ha spiegato che sarà necessario utilizzare tutto il terreno disponibile per le semistagioni primaverili.
Per il 2011 dunque lo stato si attende una crescita del +25-30% dalle aree seminate.
A mantenere alto però il livello di prudenza vi sono le temperature rigide, che nei mesi scorsi hanno ostacolato la semina dei cereali invernali; si spera dunque in un miglioramento continuo della condizione atmosferica in modo tale che la semina primaverile porti ad una rendita proficua.
Yelena Skrinnik, Ministro dell’agricoltura, ha affermato infine che il governo stanzierà 35 miliardi di rubli destinati non soltanto a operazioni di semina, ma anche ad acquisto di carburanti e fertilizzanti. Le mietiture cerealicole registrate nel 2010 in Russia sono state pari a 60,9 milioni di tonnellate.
mercoledì 2 marzo 2011
Krasnoyarsk, Forum economico internazionale
Si è svolto il mese scorso l’VIII edizione del Forum economico internazionale di Krasnoyarsk, un incontro importante per la discussione di problematiche e progetti che riguardano la Federazione Russa.
Durante l’VIII Forum economico internazionale di Krasnoyarsk, svoltosi nel mese di febbraio, il vice premier e ministro delle finanze Alexei Kudrin ha affermato che la prospettiva di mantenere il deficit di bilancio al 2% del Pil è inaccettabile. Inoltre, aggiunge che è necessario che l’economia russa cresca di più del 6/7% all’anno e, perché ciò avvenga, invita a pensare a nuovi modelli di sviluppo che si allontanino dalla dipendenza delle esportazioni di idrocarburi.
L’obiettivo pertanto è quello di mettere in atto una diversificazione economica che consenta una maggiore stabilità al Paese.
Si è discusso successivamente anche degli investimenti: il ministro ha affermato che il 2010 è stato il secondo anno consecutivo in calo, in cui gli investimenti esteri in Russia sono stai pari a 12-14 miliardi di dollari, contro ai 27 miliardi “degli anni migliori”. A questo riguardo sottolinea quindi l’importanza di apportare miglioramenti al clima d’investimento, considerando che sono sempre più numerosi gli imprenditori interessati ai progetti in Russia.
martedì 1 marzo 2011
Russia, energie rinnovabili
Il progetto “Russian Renewable Energy Program” raccoglierà finanziamenti pari a 125 milioni di euro da investire nel settore delle energie rinnovabili. Attualmente, meno dell’1% dell’energia prodotta dal Paese proviene da queste fonti.
Anche la Russia entrerà nel mercato delle rinnovabili. Al momento meno dell’1% dell’energia totale prodotta nel Paese proviene da fonti rinnovabili, ma il Governo sta per promuovere investimenti pubblici e privati grazie al progetto “Russian Renewable Energy Program”. Il programma raccoglie finanziamenti pari a 125 milioni di euro, erogati dalla Banca Mondiale, dalla Global Environment Facility, dalla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo e dall’Agenzia russa dell’energia. I trenta progetti di istallazione di impianti si svolgeranno nell’arco di cinque anni; il Governo russo in questo modo è incentivato ad operare sulle potenzialità “inespresse” nel settore delle rinnovabili, il quale potrebbe divenire una fonte alternativa di approvvigionamento sia per molti paesi, sia per la Russia stessa.
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