Fiat è da tempo alla ricerca di un sito per assemblare automobili in Russia: la casa della famiglia Agnelli potrebbe costruire a breve una fabbrica a San Pietroburgo.
Oggi in Russia le vendite di auto sono in calo, la crisi ha causato una riduzione delle vendite e delle immatricolazioni. Il mercato russo dell’auto ha visto il suo periodo d’oro tra il 2004 e il 2008, grazie alle banche che iniziarono a conceder crediti, leasing e prestiti per l’acquisto dell’auto, ma oggi è ormai saturo. Tuttavia, Fiat, come tutte le maggiori aziende automobilistiche del mondo, ha deciso di puntare sul tale mercato per avvalersi delle recenti norme russe che prevedono incentivi, ma anche vincoli produttivi, per chi investe in questo settore: almeno 300.000 auto annuali e una delocalizzazione produttiva pari al 60%.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Kommersant, la Casa italiana produttrice di automobili sta considerando l’ipotesi di costruire una fabbrica a San Pietroburgo, in cui sono concentrate le grandi case automobilistiche straniere come Toyota e Nissan, in quanto si tratterebbe di una localizzazione più confortevole a livello logistico.
La Casa torinese, attualmente, non ha stabilimenti produttivi propri nel territorio russo e non vi è una linea di produzione di veicoli specifica, le vetture Fiat vengono costruite nel Paese dalla compagnia Sollers, nella fabbrica situata a Naberezhniye Chelny, in particolare, da quest’ultima escono i modelli Albea e Doblò; nella fabbrica di Yelabuga, invece, vengono fabbricati i modelli Ducato.
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