A dispetto del probabile rialzo dell’inflazione e del conseguente calo del livello di fiducia da parte dei consumatori, in Russia si sta consolidando il trend positivo della domanda domestica.
Segnali positivi in questo senso si riscontrano soprattutto nel mercato immobiliare: nel periodo della crisi 2008-2009 i prezzi delle abitazioni si sono abbassati di oltre il 60% a causa del calo della domanda, tuttavia, già nei primi mesi di quest’anno, la domanda è tornata a un livello interessante, soprattutto nel comparto commerciale e direzionale. Il segmento residenziale risulta più incerto, ha continuato a manifestare segnali di rallentamento fino alla fine del 2010 (-4,1% a Mosca e -10,1% a San Pietroburgo in termini reali), ma negli ultimi mesi ha segnato un incremento ed è probabile che, nel breve periodo, Mosca e San Pietroburgo guideranno la ripresa del mercato immobiliare, che si sta estendendo anche ai centri minori. Città quali Millionniki, Ekaterinburg, Novosibirsk, Samara e Rostov presentano condizioni di sviluppo tali da poter attrarre investimenti e registrare una crescita robusta nel settore degli uffici nei prossimi anni.
L’unica nota dolente è rappresentata dalla volatilità del mercato immobiliare interno, che porta sempre più investitori russi ad acquistare all’estero, soprattutto in Europa. In particolare, l’Italia, che può vantare un mercato immobiliare che ha saputo far fronte anche alle fasi più insidiose della crisi economico-finanziaria, è da sempre una delle mete preferite dai turisti russi.
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