Sebbene vent’anni dopo il crollo dell’Unione Sovietica non si faccia altro che ricordarne gli aspetti negativi, ci sono almeno cinque ragioni per essere anche grati all’Urss.
Se oggi in Russia la settimana lavorativa è composta di 5 giorni, sono previste dalle 2 alle 4 settimane di ferie pagate, il congedo di maternità, gli standard di sicurezza per gli operai e la copertura sanitaria, è merito della pressione che il comunismo esercitò sul capitalismo. L’attuale legislazione del lavoro è solo uno dei motivi per i quali i russi devono essere grati all’Unione Sovietica, che ha contribuito anche al raggiungimento di alcuni diritti per la donna, alla ricostruzione post bellica, all’anticolonialismo e a molti progressi in ambito scientifico. Si potrebbe affermare che, sebbene quello dell’Urss fosse un sistema per molti aspetti “poco umano”, grazie ad esso si è potuto percepire il lato più umano del capitalismo.
L’Unione Sovietica svolse un ruolo di primaria importanza nella sconfitta della Germania nazista: Stalingrado è il famoso campo di battaglia in cui fallì il progetto nazista di una guerra lampo (blitzrieg), e che consentì quindi il rovesciamento delle sorti del secondo conflitto mondiale, al termine del quale fu delineato il Piano Marshall che, di fatto, venne attuato solo a condizione che i comunisti fossero esclusi dai parlamenti dei Paesi che ricevevano gli aiuti.
Inoltre, il Blocco sovietico ha difeso la causa delle colonie sottoposte allo sfruttamento a causa dell’imperialismo capitalista, l’Urss infatti forniva il suo aiuto ai Paesi che lottavano per la loro indipendenza e a quelli che l’avevano da poco raggiunta.
Infine, si devono ai sovietici molte scoperte scientifiche, tra cui l’invio del primo satellite, il primo uomo e la prima donna nello spazio. Sempre ai sovietici va poi riconosciuto il merito di aver realizzato: organi artificiali, il primo elicottero e la xerografia.
Nessun commento:
Posta un commento