Grazie a Marco Cervetti, un giovane ristoratore di origine italo-russa, anche a Mosca è approda il rito dello spritz, l’apertivo veneziano famoso ormai in tutto il mondo.
Lo spritz, versione dolciastra e lievemente alcolica dell’aperitivo consumata in tutto il Triveneto, è arrivato anche a Mosca: nell’autunno scorso, Marco Cervetti, un giovane ristoratore originario di Alessandria, dopo aver rilevato il ristorante “Bontempi” al centro di Mosca, ha deciso di inserire tra le voci del menù noto il cocktail a base di Aperol e prosecco. Cervetti ha affermato di aver concepito l’idea di esportare lo spritz nel periodo in cui lavorava alla Biennale di Venezia, dove ha notato che “i russi apprezzano molto questo aperitivo” quando hanno modo di assaggiarlo.
Lo spritz, che si consuma in compagnia soprattutto per socializzare, è una bevanda che spesso in Italia si beve stando in piedi; come ha osservato Cervetti, considerando i ritmi frenetici che caratterizzano una città come Mosca, i russi preferiscono rilassarsi, stando seduti al tavolo e facendosi servire, “non amano consumare in piedi al bar […]. Forse è per questo motivo che è così difficile esportare il rito dell’aperitivo”, ostacolato anche dalla passione dei russi per la vodka.
Tuttavia, il ristoratore piemontese non ha rinunciato a ricreare l’atmosfera dell’happy hour italiano, che non si limita alla nota bevanda: “Ogni domenica dalle quattro del pomeriggio, pagando una quota fissa, si ha la possibilità di mangiare attorno a una tavola imbandita, ricoperta di pietanze calde e fredde che accompagnano polli, quaglie e porchette. L’idea è quella di riproporre un vero banchetto rinascimentale: una natura morta che viene composta in cucina e portata in sala su un unico, immenso vassoio, attorno al quale si mangia fino a notte fonda”.
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