Grazie all’abbassamento delle tariffe doganali, consentito dall'ingresso nella Wto, la Russia ora offre grandi opportunità d’investimento, soprattutto al settore terziario inglese.
La Russia è stata a lungo considerata un Paese a rischio dagli investitori, anche a causa della diffusa percezione che la politica locale interferisce con le leggi che regolano gli investimenti. Ora il Paese diviene più sicuro: l’ingresso nella Wto lo costringe ad adottare un sistema indipendente di norme, regolamenti e meccanismi per la soluzione di dispute commerciali, tali da non essere facilmente raggirati dalle compagnie e dal governo russi. Inoltre, le compagnie straniere vedono con grande favore il fatto che d’ora in avanti le dispute commerciali saranno aggiudicate da una terza parte, anziché dai tribunali russi.
I tassi delle tariffe doganali imposte sulle merci importate, che negli ultimi venti anni hanno subito un calo progressivo, ora, grazie all’accelerazione del processo di liberalizzazione, registreranno un’ulteriore diminuzione; la riduzione o l’abolizione delle tariffe doganali riguarderà oltre settecento categorie di prodotti. Questo spingerà le compagnie russe verso una maggiore competizione e verso la riduzione dei prezzi per i consumatori.
Si prevede che la liberalizzazione del mercato russo porterà benefici soprattutto alle industrie dei servizi del Regno Unito: gli investitori britannici sono attratti dalla la possibilità di accedere al mercato russo dei servizi, un comparto che nella Federazione risulta carente e poco sviluppato e che dovrà crescere proprio al fine di soddisfare le regole imposte dalla Wto. Il mercato russo si aprirà infatti a una vasta gamma di servizi in campo legale, assicurativo e delle telecomunicazioni, tutti settori in cui la City di Londra presenta “una marcia in più”. Questo nuovo mercato potrebbe, almeno in parte, compensare con la sempre più debole domanda da parte della Ue, che minaccia la ripresa del Regno Unito.
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