Mosca, preceduta soltanto da Londra e Parigi, è entrata a fa parte delle città europee più attraenti per i brand internazionali.
La capitale russa, a dispetto delle incerte prospettive di sviluppo economico e di aumento del reddito, è diventata una delle città europee più attraenti per quanto riguarda lo sviluppo di brand internazionali: ha superato Milano, Madrid e Barcellona ed è preceduta solamente da Londra e Parigi. Gli esperti sostengono che il salto di qualità sia dovuto alle “offuscate prospettive economiche dell'Europa” che spingono gli investitori verso nuovi territori.
Quest’anno, secondo la società di consulenza professionale e finanziaria Jones Lang La Salle, a Mosca saranno aperte dieci nuove reti di negozi e ristoranti: si tratta di nuove compagnie - provenienti prevalentemente dagli Stati Uniti - apparse da poco sul mercato internazionale, ma anche di aziende che da tempo hanno formato il mercato di nicchia. Fra queste vi è la Hamley’s, catena di negozi di giocattoli inglese, che ha aperto anche in Russia grazie ai miliardari Aleksandr Mamut e Evgeny Butman; si prevede che il gruppo aprirà altri 50 punti vendita nei prossimi tre anni.
Un altro esempio è quello dei Grandi magazzini Debenhams (abbigliamento e beni per la casa, per la salute e la bellezza), un altro marchio britannico, che conta 170 punti vendita nel Regno Unito e in Irlanda, oltre agli altri 66 sparsi in 25 Paesi.
Relativamente al settore della ristorazione, vi è la catena di ristoranti di cucina orientale The Noodle House, presente negli Emirati Arabi Uniti, in Oman, Qatar, Arabia Saudita, Kuwait, Cipro e Pakistan, con 21 ristoranti. The Noodle House è in formato casual dining: in questi ristoranti vengono preparati piatti in pochi minuti, in una cucina open space visibile dai clienti. Nei prossimi anni il gruppo intende aprire altri 150 ristoranti, di cui 8 solo a Mosca.
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