Secondo uno studio della PriceWaterhouseCoopers, le businesswomen russe difficilmente riescono a raggiungere ruoli direzionali all’interno delle imprese.
Il mondo degli affari russo, dagli anni Novanta a oggi, è stato dominato da figure maschili. Infatti, secondo quanto emerso da uno studio effettuato dalla PriceWaterhouseCoopers, le businesswomen russe, pur avendone le capacità, faticano a raggiungere le posizioni più alte all’interno delle imprese: il 91% ricopre incarichi di responsabile contabile, mentre solo il 6% occupa ruoli direzionali.
L’emittente radiofonica Eco di Mosca, ha stilato la classifica delle 100 donne più potenti della Federazione, dalla quale è emerso che le donne russe sono tuttavia più influenti di quanto si pensi: molte sono celebrità legate al mondo dello spettacolo, ma l’elenco comprende anche 24 imprenditrici che, sebbene non siano molto conosciute sulla scena pubblica, ricoprono incarichi direttivi di prim’ordine in alcune delle imprese più importanti della Federazione russa. Queste donne provengono da svariati ambiti dell’economia: dal settore tradizionalmente maschile dell’aviazione, della tecnologia e del petrolio fino a settori maggiormente associati a figure femminili, come i mezzi di comunicazione e il retailing.
Nella classifica è presente anche Bella Zlatkis, una delle fondatrici dell’indice Micex, che aveva contribuito alla ristrutturazione del debito russo nel 1998.
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