Secondo gli esiti di un sondaggio del Centro di Ricerca Vtsiom, i cittadini della Federazione temono l'aumento dei prezzi e la disoccupazione.
Un sondaggio effettuato dal Centro di Ricerca Vtsiom - per il quale sono state intervistate 1.600 persone, in 46 diverse regioni della Federazione russa - rivela che le preoccupazioni dei cittadini russi riguardano soprattutto l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e della disoccupazione.
Gli esiti dell’elaborazione dei dati raccolti, mostrano che la stragrande maggioranza degli intervistati (81%) ha indicato l’aumento dei prezzi come il principale fattore principale di insicurezza per i prossimi anni, seguito dal timore che la crisi possa investire anche la Federazione, portando alla chiusura di massa degli impianti di produzione e, quindi, alla perdita del posto di lavoro per migliaia di famiglie (60%). Molti (52%) si sono dichiarati preoccupati anche per la svalutazione del rublo.
La fascia di popolazione più anziana risulta maggiormente preoccupata all’idea delle cure mediche a pagamento, mentre i giovani sono preoccupati, in primis, dal rischio disoccupazione.
Infine, sebbene l’ipotesi di una situazione di caos nel potere politico e di una guerra civile siano ritenuti “improbabili”, molti russi risultano allarmati per il rischio attentati e per l’aumento della criminalità.
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