Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

venerdì 16 marzo 2012

Europa-Russia: guerra per la carne suina

La Russia punta a soddisfare il fabbisogno interno di carne suina con grandi finanziamenti al settore e con l’imposizione di dazi sulle importazioni.

Anche i generi alimentari stanno diventando un prodotto strategico, tanto da spingere i vari Paesi ad aumentare la produzione interna dei più importanti prodotti di base.
La Federazione russa, secondo il Comitato di Statistica dello Stato, importa ancora il 40% del proprio fabbisogno alimentare, anche se potrebbe produrre molto di più a livello domestico. Tuttavia, il settore agricolo russo è in rapida espansione: la Russia ha scalato velocemente la classifica degli esportatori di grano nel mondo, raggiungendone il quarto posto nel 2008; l’anno successivo, il Paese è diventato autosufficiente relativamente al fabbisogno di pollame e si auspica che, nel 2012, lo diventi anche per quello di carne suina. Attualmente, buona parte delle importazioni di carni suine arriva dall’Europa e, con l’ingresso della Russia nel Wto, è probabile che i produttori subiscano qualche contraccolpo dovuto al nuovo regime commerciale più aperto, che renderà addirittura più facili le importazioni delle carni suine di produzione europea. A tal riguardo, Mikhail Krasnoperov, analista di Troika Dialog, ha dichiarato: “L’ingresso nel Wto verosimilmente lascerà immutato e non influirà sul settore del pollame, mentre caleranno gli utili nel settore dell’allevamento di suini, benché gli allevatori più produttivi dovrebbero essere in grado di conservare alcuni dei margini più ampi su scala globale”.
Per incrementare la produzione interna di carni suine e mantenere - e possibilmente anche aumentare - la quota di mercato nel 2012, il Cremlino ha stanziato investimenti per 6 miliardi di rubli (200 milioni di dollari). Il ministro russo dell’Agricoltura, Elena Skrynnik, ha dichiarato che lo Stato intende porre fine all’importazione annuale di circa 500-600mila tonnellate di prodotti suini (un quinto dei consumi totali).

Nessun commento:

Posta un commento