Uno studio dell’intelligence americana rileva che Russia e Cina stanno costantemente rubando tecnologie e segreti industriali Usa attraverso operazioni di cyber-spionaggio, al fine di incrementare la loro crescita economica.
Gli Stati Uniti accusano Cina e Russia di cyber-spionaggio: secondo quanto emerso da un report realizzato dall’Office of the national counterintelligence, entrambi Paesi carpiscono tecnologie, informazioni sensibili e segreti industriali degli Usa attraverso cyber-spie per favorire la loro crescita economica e “cercare di raggiungere la parità economica, strategica e militare con gli Stati Uniti”.
Lo studio, presentato al Congresso e intitolato “Foreign spies stealing Us economic secrets in cyberspace”, avverte che per le spie straniere è possibile raccogliere enormi quantità di dati - riguardanti informazioni sensibili e ricerche confidenziali che vengono trasmesse su reti informatiche - rapidamente e senza grandi rischi, in quanto la loro presenza passa spesso inosservata. A tal riguardo, lo studio ammette la difficoltà di risalire ai diretti responsabili di un cyber-attacco e che non è possibile definire quanto delle centinaia di miliardi di dollari che il governo, le università e le imprese americane spendono in ricerca e sviluppo, venga rubato dalle cyber-spie.
L’agenzia di intelligence americana sostiene che siano decine i servizi di intelligence, le aziende, le istituzioni accademiche e i privati cittadini che spiano i segreti americani sul web e che i cyber-furti, e i tentativi in questo senso, siano incrementati negli ultimi due anni.
Robert Bryant, il capo della National counterintelligence, ha affermato: “Cina e Russia, tramite i loro servizi di intelligence e le loro aziende attaccano la nostra ricerca e sviluppo […] il problema è serio perché noi alimentiamo la loro crescita economica con le nostre informazioni, e non è giusto”.
Il report indica i cinesi come “i più attivi e accaniti autori di spionaggio economico”, ma ritiene che sia opportuno considerare anche la minaccia rappresentata dal cyber-spionaggio russo: come si legge nel report, “I servizi di intelligence russi stanno conducendo una serie di attività per raccogliere informazioni industriali e tecnologiche da obiettivi selezionati negli Stati Uniti”.
I settori più a rischio di intrusioni sono le Ict, le tecnologie militari, l’energia, l’industria farmaceutica.
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