L’accordo per creare una joint venture firmato da Pirelli e Rostechnologii nel novembre 2008 diventa operativo.
L’accordo per la creazione di una joint venture che Pirelli aveva firmato con la Rostechnologii nel novembre 2008 è vincolato all’acquisto di due fabbriche che in precedenza appartenevano alla Amtel-Vredestein: quella di Kirovsk e quella di Voronezh dalla Sibur Russkie Shiny. Per l’acquisto delle due fabbriche Pirelli spenderà 222 milioni di euro e investirà altri 200 milioni per incrementarne la produttività. Nel 2012 la fabbrica di Kirovsk dovrebbe arrivare alla produzione di circa 6,5 milioni di gomme, mentre quella di Voronezh dapprima a 2 milioni e, nel 2014, a 4 milioni. Entro il 2015 più del 60% della produzione di copertoni uscirà dal primo impianto col marchio Pirelli; non è ancora chiaro con quale marchio uscirà il restante 40%. Nel secondo impianto, la fabbrica più moderna di tutta la Russia, la produzione sarà invece completamente italiana e focalizzata sulle gomme di qualità premium.
L’alleanza con Rostechnologii, società russa con partecipazione statale, consentirà all’impresa italiana di dividere i rischi finanziari e legati al Paese. Inoltre, si prevede che la collaborazione con la Rosstechnologii fornirà a Pirelli più della metà dell’incremento di produttività: entro il 2015 si dovrebbe passare dagli attuali 56 milioni a 74 milioni di gomme per automobili e, grazie all’apertura dei nuovi stabilimenti, un pneumatico su sette proverrà da una ditta russa.
Il mercato russo attualmente è uno dei più attraenti per i grandi produttori mondiali, i dati relativi alla vendita di automobili sono, infatti, molto positivi e riguardano anche le auto di lusso, non soltanto le utilitarie. Le maggiori produttrici di gomme in Russia oggi sono la Sibur Russkie Shiny e la Nokian Tyres ma grazie agli ambiziosi progetti, anche la compagnia italiana potrebbe presto affiancarsi ai leader del mercato.
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