Dopo i due anni di stagnazione causati dalla recessione del 2008, il settore immobiliare russo sta vivendo un nuovo slancio.
Prima della recessione internazionale, il settore immobiliare era in forte espansione nella Federazione Russa, i prezzi andavano crescendo e gli agenti immobiliari effettuavano ingenti investimenti. La crisi si è abbattuta sul mercato immobiliare russo poco dopo l’acquisizione di oltre un milione di metri quadrati destinati a diventare nuovi uffici a Mosca; con il collasso dei prezzi si era venuto a creare un surplus di spazio per gli uffici che oggi, grazie alla pressione della domanda sull’offerta, si sta tuttavia assorbendo. La mancanza di offerta ha inoltre consentito un innalzamento dei prezzi e dei costi d’affitto per immobili di prima qualità, che hanno addirittura superato i massimi segnati prima della bolla finanziaria.
Anche il mercato abitativo è in fase di ripresa. Lo scorso luglio, il volume delle compravendite delle nuove costruzioni ha registrato un’inaspettata accelerazione: secondo i dati riportati dagli analisti di Alfa Bank, è aumentato del 17,6% su base annua. Inoltre, l’Agenzia statale dei finanziamenti (Aizhk) stima che il numero di mutui e prestiti per l’acquisto di immobili passerà dall’attuale quota di 300mila euro a 741mila entro il 2015, e a 868mila entro il 2020.
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