Il primo ministro russo Vladimir Putin ha annunciato che in cambio dell’aiuto ai i Paesi coinvolti nella crisi del debito, promesso dal presidente Dmitri Medvedev in occasione dell’ultimo G20, la Russia dovrà godere di uno status migliore all'interno dell’Fmi.
Nelle ultime settimane, la Russia ha annunciato che, insieme agli altri Brics (Brasile, India, Cina e Sudafrica), potrebbe partecipare a un eventuale fondo di sostegno per l’Eurozona organizzato dal Fmi con un ammontare di circa 10 miliardi di dollari. Ipotesi che si è avverata la scorsa settimana, in occasione del G20 di Cannes. Sebbene la crisi del debito europeo preoccupi anche il Cremlino, e, di conseguenza, l’impegno preso con i Paesi coinvolti nella crisi del debito sia anche nel suo interesse, il premier Putin ha dichiarato che, come contropartita, la Federazione dovrà ottenere “uno status migliore” all'interno del “Fondo monetario internazionale e di altre strutture di questo tipo”.
Questa mattina, Christine Lagarde, il direttore generale dell’Fmi, ha incontrato il presidente russo Dmitri Medvedev per discutere la situazione critica dell’Europa, la stabilizzazione dell’economia mondiale, l’esito del G20 a Cannes e la posizione della Russia nell’organizzazione con sede a Washington. L’Fmi sembra appoggiare la pretesa del premier russo: la stessa Lagarde ha infatti sottolineato che il crescente sviluppo economico della Russia sta portando il Paese ad avere un ruolo “sempre più forte nell’economia mondiale e in seno all’Fmi”. Lagarde ha, inoltre, voluto esprimere il suo apprezzamento per il prossimo ingresso della Russia nel Wto, l’organizzazione mondiale del commercio, che dovrebbe formalizzarsi entro il 15 dicembre: se la Russia soddisfa a pieno ai requisiti del Wto, è molto probabile che non ci potranno essere grandi obiezioni su altri frangenti; un passo avanti la cui importanza è evidente sia a livello economico sia a livello politico.
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