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venerdì 18 novembre 2011

Mosca ospita una mostra dedicata a Caravaggio

Fino al 24 novembre 2011, presso la sede dell’Ambasciata d‘Italia a Mosca, sarà esposta l’opera del Caravaggio “Ragazzo con canestra di frutta”, che confluirà poi al Museo Pushkin per la mostra dedicata al genio lombardo.

Dallo scorso mercoledì 16 novembre, il capolavoro giovanile del Caravaggio “Ragazzo con canestra di frutta”, pezzo forte della Galleria Borghese di Roma, si trova a Mosca. La tela, fino al 24 novembre, è esposta a Villa Berg, sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, e dal 26 novembre al 12 febbraio 2012, sarà collocata presso il Museo Pushkin, insieme alle altre opere trasferite a Mosca in occasione della più grande esposizione delle opere del pittore lombardo mai organizzata in Russia: “Caravaggio (1571-1610). Dalle collezioni dei musei italiani e dei musei vaticani”. L’iniziativa, creata nell’ambito dell’anno della cultura italiana in Russia, chiude il ciclo di appuntamenti “Capolavori dai musei italiani. Da Raffaello a Caravaggio”.
Al museo Pushkin saranno esposti undici capolavori, tra cui la leggendaria “Deposizione nel sepolcro”, “La cena di Emmaus” e “Conversione di San Paolo”. In occasione dell’inaugurazione dell’opera, la direttrice del Pushkin, Irina Antonova, ha dichiarato: “Caravaggio occupa un posto particolare nel pantheon degli artisti europei perché con la sua nuova concezione pittorica del mondo e il suo nuovo linguaggio ha aperto il Seicento con un golpe artistico”.
L’ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi, alla presenza della Antonova e del vice ministro russo alla Cultura Andrej Busygin ha ricordato che quella di Mosca sarà la maggiore esposizione tutta italiana dedicata a Michelangelo Merisi e ha, inoltre, sottolineato che “riuscire a richiamare l’attenzione del pubblico russo su un’opera singola con una valenza particolare è stato possibile grazie all’alleanza eccezionale con il Pushkin e al sostegno del Ministero della Cultura russo, oltre agli sforzi di sponsor come Enel che ha permesso anche l’arrivo all’Ermitage di San Pietroburgo della Tempesta di Giorgione”.

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