Dunkin’Donuts, la catena internazionale di ciambelle (i donuts) e caffè, è tornata in Russia, dopo che nel 1999, con solo tre anni di presenza, fu costretta a chiudere i suoi locali russi a causa della crisi del 1998. Il ritorno in territorio russo rappresenta un’importante tappa per la nuova strategia in Europa. Negli ultimi 10 anni Dunkin’Donuts ha visto una grande espansione del proprio marchio a livello globale, soprattutto in Asia dove ha aperto 2.000 locali. Ora che ha acquisito esperienza e capacità di adattamento ha deciso di investire nuovamente nella Federazione Russa, dove il prossimo 11 maggio aprirà un locale a Mosca, al quale ne seguirà a breve un secondo sempre nella capitale ed in seguito altri a San Pietroburgo, Sochi, Novosibirsk, Krasnodar and Yekaterinburg. Nei prossimi 5 anni la catena prevede di aprire 50 nuovi punti solo a Mosca con un investimento previsto tra i 10 e i 14 milioni di dollari per il primo anno.
In questi ultimi anni la Russia si è aperta sempre più ai brand internazionali e il consumo di caffè è diventata una comune abitudine sociale, motivo per cui il paese è ora più appetibile per investimenti in questo settore. Le famose doughnuts americane, inoltre, sono molto simili al dolce russo ponchik, molto comune in epoca sovietica. Dunkin’Donuts, comunque, assieme alle ciambelle servirà cibi più adatti ai palati russi, come insalate, sandwich, marmellate e dolci con crema pasticcera. Il 70% degli ingredienti usati verrà però importato dall’estero mentre il restante 30% verrà acquistato da produttori locali. Tra le strategie attuate vi è inoltre la consegna gratuita nella capitale per i clienti che si registreranno sul sito web.
In questi ultimi anni la Russia si è aperta sempre più ai brand internazionali e il consumo di caffè è diventata una comune abitudine sociale, motivo per cui il paese è ora più appetibile per investimenti in questo settore. Le famose doughnuts americane, inoltre, sono molto simili al dolce russo ponchik, molto comune in epoca sovietica. Dunkin’Donuts, comunque, assieme alle ciambelle servirà cibi più adatti ai palati russi, come insalate, sandwich, marmellate e dolci con crema pasticcera. Il 70% degli ingredienti usati verrà però importato dall’estero mentre il restante 30% verrà acquistato da produttori locali. Tra le strategie attuate vi è inoltre la consegna gratuita nella capitale per i clienti che si registreranno sul sito web.