Il governo russo ha delineato da poco quelle che saranno le linee guida per il biennio 2010-2012 in campo economico e politico. La tendenza emersa è quella di una politica prevalentemente incentrata sull’innovazione e sull’ammodernamento con 45 progetti recentemente approvati che potrebbero portare all’uscita dalla crisi economica. Gli obiettivi alla base di questi progetti sono molti ed ambiziosi: superare l’arretratezza tecnologica; elevare l’efficienza della spesa pubblica; aumentare la produttività; riformare la sanità pubblica e l’istruzione. Entro maggio gli imprenditori russi potranno presentare le proprie proposte di innovazione che verranno finanziate dal governo, grazie anche ad un pacchetto di agevolazioni e stimoli fiscali esposti dal Ministro delle Finanze Aleksej Judrin. Secondo quanto dichiarato da Vladimir Putin, il settore dell’edilizia e delle costruzioni potranno risollevare lo sviluppo economico del paese.
Tuttavia, alcuni economisti sono piuttosto scettici nei confronti di queste nuove misure governative; in questi progetti mancano, infatti, incentivi per lo sviluppo e la tutela della concorrenza, stimoli per il settore privato, non si prevedono finanziamenti a lungo termine né risorse finanziarie sufficienti per la classe imprenditoriale. Ciò potrebbe rendere molto più difficile la ripresa economica della Russia a causa della bassa competitività, dei problemi infrastrutturali e del sistema bancario.
Tuttavia, alcuni economisti sono piuttosto scettici nei confronti di queste nuove misure governative; in questi progetti mancano, infatti, incentivi per lo sviluppo e la tutela della concorrenza, stimoli per il settore privato, non si prevedono finanziamenti a lungo termine né risorse finanziarie sufficienti per la classe imprenditoriale. Ciò potrebbe rendere molto più difficile la ripresa economica della Russia a causa della bassa competitività, dei problemi infrastrutturali e del sistema bancario.
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