La flessione dell’interscambio commerciale causata dalla crisi economica mondiale non ha intaccato la posizione di prim’ordine che la Russia occupa come partner commerciale per l’Italia. Nei primi nove mesi del 2009 le importazioni russe dall’Italia hanno registrati tassi di flessione molto inferiori rispetto a quelli di altri concorrenti quali Germania, Regno Unito, Cina, Giappone, Turchia e Corea del Sud, tutti intorno, o superiori, al 50%. I settori dell’export italiano che hanno dimostrato una tenuta maggiore sono: quello delle macchine per uso generale e quello dei beni per la persona. Anche il settore farmaceutico, tuttavia, presenta notevoli opportunità: il mercato dei farmaci russo è uno dei più interessanti a livello nazionale, sia per quanto riguarda la destinazione dell’export di prodotto, sia come sede di investimenti produttivi, come confermano alcuni esempi eccellenti, anche relativamente a società italiane.
È in fase di approvazione da parte del Cremlino la modifica alla normativa sul commercio e la sicurezza dei medicinali. Secondo la nuova legge, verrà introdotta un’equiparazione tra le aziende farmaceutiche russe e quelle estere: i produttori esteri che desiderano vendere sul mercato russo avranno l’obbligo di effettuare test e sperimentazioni dei farmaci in loco.
Il mercato farmaceutico della Federazione Russa, purtroppo, è così redditizio a causa delle insalubri abitudini dei russi, prima far tutte, il consumo di alcolici. Inoltre, secondo un’indagine condotta dalla Cegedim Dendrite, leader mondiale nel campo delle soluzioni CRM (Customer Relationship Management) per il settore farmaceutico, in Russia il 70% degli uomini e il 30% delle donne sono dipendenti dal fumo e ogni anno circa 27 milioni di persone muoiono per malattie polmonari e cardiovascolari causate dal fumo.
È in fase di approvazione da parte del Cremlino la modifica alla normativa sul commercio e la sicurezza dei medicinali. Secondo la nuova legge, verrà introdotta un’equiparazione tra le aziende farmaceutiche russe e quelle estere: i produttori esteri che desiderano vendere sul mercato russo avranno l’obbligo di effettuare test e sperimentazioni dei farmaci in loco.
Il mercato farmaceutico della Federazione Russa, purtroppo, è così redditizio a causa delle insalubri abitudini dei russi, prima far tutte, il consumo di alcolici. Inoltre, secondo un’indagine condotta dalla Cegedim Dendrite, leader mondiale nel campo delle soluzioni CRM (Customer Relationship Management) per il settore farmaceutico, in Russia il 70% degli uomini e il 30% delle donne sono dipendenti dal fumo e ogni anno circa 27 milioni di persone muoiono per malattie polmonari e cardiovascolari causate dal fumo.
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