La crescita annuale del PIL russo segna una crescita costante dopo che marzo si è confermato il nono mese consecutivo in cui l’indice è salito, fino a raggiungere l’1,1%. Si tratta della prima vera crescita economica dal dicembre 2008, periodo in cui ci fu un forte calo. Rimane però marginale il tasso di espansione che si attesta allo 0,5%. Anche l’indice stagionale di attività si è stabilizzato sopra il 50% per l’ottavo mese consecutivo, arrivando in marzo al 53,7 %.
Contrastanti i segnali provenienti dal settore manifatturiero e quello dei servizi: il primo rimane debole mentre il secondo si registrano cadute dovute ai costi molto alti che pesano sul profitto delle imprese.
Per ciò che riguarda il settore degli scambi commerciali, invece, è positiva la quota dell’import sul commercio al dettaglio che registra una percentuale pare al 45%. Da segnalare che il 54 % del commercio russo si realizza nelle 11 maggiori regioni del paese: Mosca, regione di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Krasnodar, Samara, Tatarstan, Tjumen, Chelyabinsk, Rostov.
Contrastanti i segnali provenienti dal settore manifatturiero e quello dei servizi: il primo rimane debole mentre il secondo si registrano cadute dovute ai costi molto alti che pesano sul profitto delle imprese.
Per ciò che riguarda il settore degli scambi commerciali, invece, è positiva la quota dell’import sul commercio al dettaglio che registra una percentuale pare al 45%. Da segnalare che il 54 % del commercio russo si realizza nelle 11 maggiori regioni del paese: Mosca, regione di Mosca, San Pietroburgo, Ekaterinburg, Krasnodar, Samara, Tatarstan, Tjumen, Chelyabinsk, Rostov.
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