Mercoledì scorso è stato firmato tra un gruppo di imprese straniere un patto di anti-corruzione per frenare le pratiche di business illegali in Russia. L’iniziativa è di un gruppo di imprese tedesco ed ha coinvolto 56 membri della Camera di Commercio russo-tedesca, anche se per ora solo 40 dirigenti hanno firmato a causa del blocco dei voli in Europa. Tra le aziende coinvolte nel progetto ci sono Deutsche Bahn, Deutsche Bank, MAN Avtomobili Rossiya, Mercedes-Benz Russia ed una sussidiaria locale di Daimler e Siemens. Alcune di queste aziende, tra l’altro, sono state già coinvolte in precedenza in casi di corruzione. Alla firma dell’accordo era presente anche Arkady Dvorkovich, assistente del presidente russo Dimitri Medvedev; con questo documento il mondo imprenditoriale vuole compiere un importante passo verso la diffuzione di pratiche legali di affari e vuole inoltre dare un segnale forte alle autorità russe. Il documento stilato prevede per le imprese firmatarie il divieto di svolgere attività di corruzione anche in forme alternative, come donazioni e sostegno a partiti politici ed il coinvolgimento in questa iniziativa dei partner delle aziende coinvolte. Chi dovesse violare il patto verrà escluso dall’accordo, con conseguente rischio della propria immagine pubblica, e potrebbe essere portato d’innanzi alla corte d’arbitrato svizzera, in quanto l’iniziativa è regolata proprio dal Diritto svizzero.
L'iniziativa potrebbe essere replicata nei progetti con la Camera di Commercio Americana e l'Association of European Businesses.
L'iniziativa potrebbe essere replicata nei progetti con la Camera di Commercio Americana e l'Association of European Businesses.
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