L’8 aprile scorso a Praga è stato firmato il trattato START 2 tra il presidente americano, Barack Obama, e il presidente russo, Dimitri Medvedev, sancendo così un patto che porterà ad una notevole riduzione dell’apparato nucleare a disposizione di ciascun paese. L’indomani della firma, la reazione della stampa e dell’opinione pubblica sembra nettamente positiva, riconoscendo l’importanza storica dell’accordo tra le due potenze economiche. Per molti si tratta di un passo decisivo per una nuova benaugurate relazione tra Russia e Stati Uniti in cui il presidente Medvedev ha segnato un ottimo successo politico. L’inizio di un rapporto positivo con gli USA potrebbe significare future nuove collaborazioni sul piano economico e politico, anche se molti ritengono ci sia molto su cui lavorare da qui in avanti. Alcune riviste economiche pensano già a possibili accordi su questioni come l’Afghanistan, l’Ucraina e l’Iran sul fronte internazionale. La questione iraniana, in particolare, è al centro dei dibattiti; Medvedev ha recentemente dichiarato, infatti, che è favorevole all’applicazione di pesanti sanzioni al paese se questo non rispetterà le richieste internazionali riguardanti il suo programma nucleare. Nessuna preoccupazione, inoltre, sul fronte della sicurezza: la maggior parte dei quotidiani e periodici russi non ritiene che il trattato appena siglato possa compromettere la sicurezza nazionale.
Poche le voci pessimistiche, emerse soprattutto tra la gente; le paure maggiori riguardano la perdita di risorse militari ritenute importanti per la difesa del paese ed il timore che gli Stati Uniti potenzino il proprio apparato missilistico, approfittando della mancanza di una limitazione dei programmi di difesa anti-missile nel trattato.
Poche le voci pessimistiche, emerse soprattutto tra la gente; le paure maggiori riguardano la perdita di risorse militari ritenute importanti per la difesa del paese ed il timore che gli Stati Uniti potenzino il proprio apparato missilistico, approfittando della mancanza di una limitazione dei programmi di difesa anti-missile nel trattato.
Nessun commento:
Posta un commento