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martedì 27 settembre 2011

Cresce l’export delle calzature made in Italy

L’export di calzature made in Italy, nei primi cinque mesi di quest’anno, è cresciuto di quasi il 17,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; le maggiori soddisfazioni arrivano dalla Russia.

Si è concluso mercoledì 21 settembre il Micam, la Fiera rivolta alle calzature tenutasi a Milano. Relativamente all’export, è emerso che, nella prima parte del 2011, il settore ha recuperato i livelli pre-crisi: tra gennaio e maggio le esportazioni sono aumentate del 17,1% rispetto allo scorso anno, e del 3,6% rispetto al 2008. La spinta al settore calzaturiero arriva, infatti, prevalentemente dalle vendite all’estero: ad eccezione della Grecia, dove le vendite di calzature made in Italy si sono ridotte del 24%, i principali paesi di sbocco, dall’inizio dell’anno, hanno registrato aumenti dell’import. Le esportazioni in Spagna, Gran Bretagna e Austria sono in “lenta” crescita, le vendite di calzature italiane in Francia e Germania segnano un incremento di oltre il 10%, quelle in Stati Uniti e Svizzera sono sopra il 20% e in Russia le vendite sono aumentate del 30%.
Adriano Sartor, a.d. di Stonefly, sostiene che la ricetta per non lasciarsi ostacolare dalla concorrenza, oltre a puntare sull’export, consiste nel posizionarsi sulla fascia medio-alta; una teoria che trova conferma anche da parte di Gimmi Baraldini, secondo i quale campionario, fedeltà al cliente e tenacia nel costruire la forza del brand sono gli altri elementi fondamentali per riscuotere successo all’estero.

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