Il premier inglese David Cameron oggi si è recato a Mosca: si tratta della prima visita bilaterale dal 2006, anno in cui morì Alexander Litvinenko, ex agente del Kgb.
Oggi è iniziata la visita ufficiale a Mosca del premier inglese David Cameron che incontrerà il presidente Dmitri Nedvedev e anche il premier Putin, con il quale il governo inglese no ha contatti diretti dal 2006, più precisamente, da quando Alexander Litvinenko – l’ex agente del Kgb rifugiatosi in Inghilterra per ricevere la cittadinanza inglese - fu assassinato a Londra attraverso la contaminazione radioattiva con una dose letale di polonio-210. Tale episodio aveva contribuito ad allontanare i due Paesi che avevano ridotto le loro relazioni su più fronti. Alla vigilia della partenza, Cameron ha dichiarato che “non intende dimenticare” il caso ma che ora l’intento è quello di “promuovere un nuovo approccio, fondato sulla cooperazione”.
Con il leader inglese partecipa una delegazione di cui, oltre a manager e uomini d’affari, fanno parte anche il ministro degli Esteri William Hauge e Bob Dudley, il numero uno della British Petroleum: l’obiettivo ufficiale della missione è la firma di accordi economico-commerciali relativi al settore energetico, per un controvalore di 215 milioni di sterline, oltre 250 milioni di euro; l’attuazione di tale operazione consentirà di preservare diverse migliaia di posti di lavoro e ne creerà circa 500 di nuovi.
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