Oggi a Viborg, nella regione di S. Pietroburgo, è stato avviato il nuovo Nord Stream: il gasdotto che collega Russia e Germania sotto il Mar Baltico.
Il premier russo Vladimir Putin, oggi, ha inaugurato il nuovo gasdotto Nord Stream, che collega Russia e Germania sotto il Mar Baltico: con l'aiuto di un computer è stato iniettato il primo gas tecnico, a Viborg, nella regione di S. Pietroburgo. Oltre a Putin, hanno partecipato l'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder, ora presidente del consorzio Nord Stream, e Alexiei Miller, ad di Gazprom.
Il gasdotto percorre 1224 km e ha una capacità di 55 miliardi di metri cubi di gas all'anno: “Il volume del gas fornito è paragonabile all'energia di undici centrali nucleari”, ha affermato Putin. Inoltre, la nuova infrastruttura consentirà alle forniture di metano russo destinato all'Europa di bypassare, in parte, gli attuali Paesi di transito e, tra questi, Bielorussia e Ucraina, con cui i rapporti sono particolarmente conflittuali relativamente all’energia: in particolare, per l’Ucraina l'avvio del gasdotto, che sarà attivato definitivamente tra fine ottobre e inizio novembre, comporta la perdita dello status esclusivo di Paese di transito per il gas russo in Europa. A tal riguardo, il premier russo Vladimir Putin, sempre in occasione dell’inaugurazione del Nord Stream ha dichiarato: “L'Ucraina è un nostro vecchio partner tradizionale. Come tutti i Paesi di transito, è stata tentata di sfruttare la sua posizione ma ora questa esclusività sta scomparendo e i nostri rapporti acquisteranno un carattere sempre più civile”.
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