Martedì 6 e mercoledì 7 settembre si è riunito il Consiglio per la Cooperazione franco-russa sulle Questioni di Sicurezza (CCQS), giunto alla sua decima sessione.
I ministri degli Affari esteri e della Difesa russi, Sergei Lavrov e Anatoli Serdyukov, e gli omologhi francesi, Alain Juppé e Gérard Longuet, martedì 6 e mercoledì 7 settembre, si sono riuniti nell’ambito della decima sessione del Consiglio per la Cooperazione franco-russa sulle Questioni di Sicurezza (CCQS). I ministri sono stati ricevuti dal presidente della federazione russa Dmitri Medvedev che, prima dei colloqui, ha dichiarato: “Le parti dovranno evocare gli aspetti e gli accordi bilaterali più importanti, il funzionamento dei meccanismi e principi della sicurezza globale, e abbordare il tema della cooperazione franco-russa nel quadro delle relazioni Russia-Ue e Russia-Nato”.
In seguito a una serie di negoziazioni e avvertimenti minatori da parte di Washington, i due Paesi avevano già raggiunto alcuni accordi in ambito bellico-tecnologico. In giugno, la Russia aveva firmato con la Francia un contratto che le consentiva di acquistare due porta-elicotteri di tipo Mistral, con un investimento di 1,2 miliardi di euro: martedì, in conferenza stampa, Anatoli Serdyukov e Gérard Longuet hanno dichiarato che entro la fine dell’anno sarà firmato un nuovo contratto, che darà avvio alla costruzione e alla vendita di altre 2 porta-elicotteri.
Relativamente ai rapporti Russia-Nato, il Cremlino ha palesato le sue preoccupazioni circa sistema missilistico europeo realizzato dall’Alleanza Atlantica. A tal riguardo, Alain Juppé, in veste da “ambasciatore americano”, ha rassicurato il governo russo garantendo che: “il sistema missilistico non è diretto contro la Russia, perché Mosca è da molto tempo un nostro partner”. Evidentemente la Nato punta a tranquillizzare la Russia affinché quest’ultima non costituisca un ostacolo quando i suoi aerei sorvoleranno il Vicino Oriente.
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