Le principali notizie e informazioni di natura economica, finanziaria, giuridica e politica relative alla Federazione Russa.

giovedì 4 luglio 2013

Rating confermato per la Russia

L'agenzia di rating Standards and Poor's ha confermato il rating investment grade per la Russia. Il merito di credito a lungo termine rimane pari a BBB con outlook stabile.

Attraverso una propria nota, Standards and Poor's conferma che: "I bilanci fiscali ed esterni della Russia restano forti fornendo un cuscinetto contro gli shock esterni per l'economia dipendente dalle materie prime".
Confermato dunque il rating investment grade per la Russia che, ad oggi, ha la stessa valutazione di Brasile, Sud Africa e Bulgaria: BBB, ossia il penultimo livello d'investimento.
L'Italia rimane invece sempre ferma al BBB+.
La debolezza delle istituzioni politiche e gli impedimenti strutturali a una più rapida crescita economica sono di fatto i principali vincoli sui rating della Federazione. Deluse le aspettative di Mosca che auspicava ad una promozione da parte dell’agenzia di rating. Nel frattempo, dal 20 giugno scorso, l’Unione Europea ha introdotto nuove regole proprio per quest'ultime: le nuove regole proibiscono alle agenzie di pubblicare rassegne allarmistiche alla vigilia delle sessioni delle borse e delle riunioni delle istituzioni anticrisi dell’Unione Europea.

venerdì 21 giugno 2013

Fmi su crescita russa: servono riforme

Il Fondo monetario invita a misure di medio termine e a contenere l'inflazione. La crescita dell’economia del Paese rallenta e sono necessarie delle riforme per realizzare il potenziale a medio termine dell’economia e abbassare le sue vulnerabilità. 

Al termine della visita annuale dal Fondo monetario europeo (5-18 giugno) sono emersi alcuni importanti dati sulla Russia.
La crescita economia del paese per il 2013 è stimata attorno al 2,5%, mentre per l’anno successivo al 3,25%. Diverso il discorso per l’inflazione registrata al 5-6% per il corrente anno e al 4-5% per il 2014. Ciò che va a svantaggio del Paese sono certamente la crescita debole e un’inflazione ancora alta dovuta anche alla debolezza degli investimenti e della domanda estera.
Stando al Fmi: “Sono necessarie ambiziose riforme per realizzare il potenziale a medio termine dell’economia russa e ridurre le sue vulnerabilità, mentre politiche di breve termine potrebbero mettere a rischio i punti di riferimento macroeconomici, aumentano i rischi per la stabilità finanziaria legati alla rapida crescita del credito al consumo”.
Relativamente alla posizione fiscale per il 2013, essa viene definita “appropriata” mentre, sempre secondo il Fmi, “ulteriori aggiustamenti a medio termine e maggiori risparmi saranno benefici, mentre uno stimolo fiscale ora non avrebbe altro effetto che intensificare le pressioni inflazionistiche, visto che l’economia gira già a piena capacità”.
Quali i suggerimenti dunque? Maggiore efficienza nella spesa e negli investimenti produttivi, il rafforzamento delle istituzioni e riforme strutturali, con una politica monetaria mirata a raggiungere gli obiettivi dell’inflazione.

martedì 18 giugno 2013

Musica: Gala acquistata da Warner Music

C’è un mercato che giorno dopo giorno sta acquisendo sempre più importanza nel territorio russo ed è quello musicale. La principale etichetta indipendente locale, Gala Records, è stata infatti acquistata gli scorsi giorni dalla major americana Warner Music.

Svolta nel mondo della musica russa: Gala Records, la maggiore etichetta indipendente locale, è stata acquistata dal colosso americano Warner Music, a testimonianza del nuovo ruolo che il mercato discografico russo sta assumendo sulla scena mondiale.
Fondata nel 1988 e diretta da Alexander Blinov, la Gala è una delle realtà più consolidate di un mercato che ad oggi risente fortemente del “fenomeno pirateria”, ma che vede enormi margini di crescita.
La musica russa finora non era balzata spesso agli onori della cronaca, eccezion fatta per il caso delle Pussy Riot, che nel marzo del 2012 vennero arrestate con l'accusa di "teppismo e istigazione all'odio religioso" per aver messo in scena, durante una celebrazione religiosa, un'esibizione non autorizzata contro Putin.
Se in Italia la crisi del mercato musicale perdura ormai da tempo, anche se vi è un cauto clima di fiducia rispetto agli sviluppi dei rapporti tra web e musica, la Russia rappresenta oggi un'opportunità significativa. Stephen Cooper, amministratore delegato di Warner, spiega: “Avendo Gala come avamposto saremo ben posizionati per crescere in un mercato vibrante e dinamico. WMG e Gala sono spinte dalle stesse priorità e dagli stessi obiettivi: entrambi diamo grande enfasi allo sviluppo dei migliori artisti".

giovedì 13 giugno 2013

La Russia scommette sul trasporto a gas

Lo scorso 11 giugno è stato firmato un decreto con un piano che prevede che almeno il 50% dei mezzi pubblici dovrà viaggiare a gas entro il 2020 nelle città con un numero di abitanti superiore a un milione.

Puntare sul trasporto a gas. È questo quanto il presidente Putin e il primo ministro Medvedev hanno sancito nella giornata di lunedì 11 giugno sottoscrivendo un decreto con un piano volto alla diffusione dei veicoli a gas. Entro il 2020 il 50% dei mezzi pubblici dovrà essere infatti predisposto a questo cambiamento nelle città con oltre 1 milione di abitanti.
Il decreto prevede inoltre che, nelle città con oltre 300mila abitanti, il 30% dei mezzi dovranno viaggiare a metano, mentre in quelle con almeno 100mila abitanti, il 10% dei mezzi dovranno viaggiare a gas.
La penetrazione dei veicoli a gas è molto bassa nel Paese, basti pensare che oggi questo mercato vede l’Italia primeggiare in Europa con circa 780 mila automobili a gas, bi-fuel con alimentazione a benzina/gpl o benzina/metano registrate nel 2012. In Russia lo scorso anno sono stati immatricolati solamente 103mila veicoli.
I motivi di questo ritardo sono presto spiegati: mancano stazioni di rifornimento (solo 200 nel Paese) e manca un piano di regolamentazione che di fatto blocca la diffusione di queste vetture. Con il nuovo decreto le cose sono destinate a cambiare e Gazprom ha già fatto sapere che è stato pianificato un piano di investimenti per 32 milioni di dollari che porterà alla costruzione di 17 stazioni a gas entro la fine dell’anno.

martedì 28 maggio 2013

Deflusso capitali russi in calo

Nel mese di aprile il deflusso di capitali dalla Russia si è attestato tra i 3,5 e i 4 miliardi di dollari con una stima inferiore rispetto a quella del mese precedente (7,8 miliardi). Nel frattempo il Pil russo cresce dello 0,1% rispetto a marzo.

Il viceministro dello Sviluppo economico russo, Andrei Klepach, ha reso noti i dati relativi al deflusso di capitali dalla Russia per il mese di aprile 2013. La cifra è stata calcolata tra i 3,5 e i 4 miliardi di dollari.
A metà aprile, il dicastero aveva diffuso una serie di previsioni sullo sviluppo dell'economia russa, in cui veniva ipotizzato un tetto massimo di 30-35 miliardi di dollari per il 2013. Una stima inferiore rispetto alle attese e che oggi assume dimensioni abbastanza modeste. Già perché se è vero che vi è stata una rivalutazione al ribasso delle stime fatte lo scorso mese, se andiamo a controllare i dati degli scorsi anni ci rendiamo conto di come la situazione anche per la Federazione Russia stia lentamente cambiando.
Nello stesso periodo del 2011, infatti, la Banca Centrale russa stimava attorno ai 70 miliardi di dollari il deflusso annuale e nel 2012 la cifra era stimata attorno ai 60 miliardi di dollari.
Il ministero ha inoltre reso noto che la crescita del Pil russo ad aprile è stata dello 0,1% rispetto al mese precedente e del 2,6% annuo. Un aumento che se calcolato nei primi 4 mesi del nuovo anno può essere registrato attorno all’1,8%.

giovedì 23 maggio 2013

Putin rassicura: nessuna crisi recessione

Il primo vice premier russo Igor Shuvalov ha chiesto a Vladimir Putin di convocare una nuova riunione per affrontare un gran numero di questioni controverse che rimangono sul tavolo in ambito economico. Il premier però rassicura tutti.

"Per quanto riguarda il piano che abbiamo presentato al presidente, ho chiesto un incontro con lui per armonizzare le questioni che sono controverse o ambigue e non ci sono solo due problemi. Ce ne sono molti di più”. Sono queste le parole di Igor Shuvalov, primo vice premier russo, relativamente all’attuale situazione economica del Paese.
Stando a quanto affermato, l'economia non è attualmente in una situazione di crisi, ma il vero problema riguarda la non soddisfazione per i livelli di crescita attuali registrati.
Se è vero che lo scorso mese il Ministero dello Sviluppo Economico aveva modificato al ribasso le principali previsioni macroeconomiche per il 2013, la previsione di crescita del PIL russo è stata abbassata da 3,6 a 2,4%. Putin, in una breve nota stampa, rassicura il Paese con un laconico: “Non ci sarà recessione quest'anno”.
Di diverso avviso rimane Andrej Belousov, capo del dipartimento, il quale afferma che entro il prossimo autunno, l’economia russa potrà cadere in recessione, se non si interviene per stimolare la crescita del PIL.
Sul piano europeo invece rallenta a maggio il ritmo della recessione nell'intera area. L'indice Pmi composito dell'area euro di maggio, secondo la lettura preliminare, è infatti salito a 47,7 punti dal dato precedente di aprile a 46,9 punti, oltre le attese del consenso a 47,2 punti.

giovedì 16 maggio 2013

Sport e Gazprom: binomio vincente

Secondo il quotidiano Moskovski Novosti, Gazprom, la più grande compagnia russa ed il maggiore estrattore al mondo di gas naturale, finanzierà a partire dal 2015 un nuovo campionato di pallamano europeo denominato “South Stream”, nome liberamente ispirato al nuovo gasdotto russo.

Gazprom al centro delle sponsorizzazioni sportive europee.
Dopo essere scesa in campo in Russia affianco di numerose squadre di calcio, biathlon e hockey su ghiaccio, l’azienda sta ora spostando il suo interesse verso l’Europa, dove le sponsorizzazioni sportive del gigante energetico russo si stanno diffondendo a macchia d’olio seguendo una strategia ben precisa.
L’ultimo caso in ordine di tempo è quello della pallamano, con il finanziamento di un nuovo torneo denominato «South Stream», come il nuovo gasdotto che dovrebbe cominciare a pompare gas dalla Russia verso Occidente a partire dal 2015.
La notizia è riportata oggi dal quotidiano russo Moskovski Novosti.
L’azienda, controllata interamente dal Cremlino, amplia così il suo progetto che fa parte di un più ampio disegno che segue pari passo i piani economici di espansione a livello internazionale.
Gazprom investe guardando alla sostanza e non si dimentica che nel mondo globalizzato l’economia penetra i mercati anche e proprio attraverso l’immagine. E lo sport è uno dei veicoli più adatti all’uso.
Negli ultimi dieci anni l’azienda si è in qualche modo convertita alla diffusione del marchio con enormi investimenti per rendere noto e appetibile il proprio nome dentro e fuori i confini nazionali. All’inizio fu lo Zenit San Pietroburgo, poi lo Shalke 04 in Germania e infine la Stella Rossa Belgrado. Tutte squadre che grazie all’avvento della nuova sponsorizzazione hanno poi conseguito sul campo importanti risultati. A quando l’Italia?

mercoledì 8 maggio 2013

Nizhny Novgorod fulcro degli investimenti

C’è una regione in Russia che continua a stupire con i suoi numeri e la crescita di molti suoi settori. Nizhny Novgorod fa infatti affari con più di cento paesi al mondo, Italia compresa. Nel 2011 il Belpaese si è infatti classificato al dodicesimo posto per volume di fatturato legato al commercio estero.

Nizhny Novgorod, regione russa situata nella Russia Europea Centrale, negli ultimi anni è diventata un importante punto di riferimento per tutti gli investitori che puntano a oriente.
Intrattenendo rapporti commerciali con oltre 125 Paesi in tutto il mondo, la regione ha fatto registrare un’importante crescita in diversi settori (legname e chimico su tutti). Nel 2011 l’Italia si è classificata al dodicesimo posto per volume di fatturato legato al commercio estero proprio con Nizhny Novgorod, salendo fino al nono posto nei primi sei mesi del 2012.
 “Il nostro territorio rientra nella top 10 delle regioni russe capaci di attrarre il maggior numero di investimenti stranieri. Un primato reso possibile grazie a fattori economici e geopolitici, che hanno fatto di questa zona uno dei mercati di sbocco più grandi di tutto il Paese, con la capacità di acquisto più alta – ha spiegato il governatore Valery Shantsev - La sua posizione strategica consente di raggiungere Mosca con mezzi rapidi ed efficienti: da Nizhny Novgorod partono regolarmente voli diretti verso la capitale russa, e in meno di quattro ore si può essere sulla Piazza Rossa grazie ai nostri treni ad alta velocità”.
Ad oggi la regione è tra le più sviluppate a livello industriale e, nonostante la totale mancanza di materie prime, può vantare su di un importante apparato di industrie meccaniche, chimiche, metallurgiche, senza dimenticare gli impianti per la lavorazione del legno, della carta e della cellulosa.
È dello scorso ottobre la notizia che il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa e il Governo di Nizhny Novgorod hanno ratificato un accordo relativo alla cooperazione nel settore del commercio estero, al fine di favorire le condizioni per attirare nuovi investimenti.

lunedì 29 aprile 2013

L'arredamento Made in Italy al Rooms Moscow

Il prossimo 21 maggio al Crocus Exhibition Centre di Mosca verrà presentata la prima edizione di Rooms Moscow, importante evento dedicato all'arredamento per interni, dagli spazi domestici e agli ambienti di lavoro.

Sarà Mosca ad ospitare un importante evento dedicato all'arredamento d’interni; da martedì 21 a sabato 25 maggio debutterà infatti al Crocus Exhibition Centre di Mosca la prima edizione di Rooms Moscow.
L’evento, rivolto specificatamente agli spazi domestici e agli ambienti di lavoro, viene organizzato in concomitanza con il Mifs, il Moscow International Furniture Show.
Sarà il padiglione 13 del Crocus Exhibition Centre ad ospitate le imprese italiane che desidereranno affacciarsi sul mercato russo.
Negli ultimi mesi, il trend di crescita delle importazioni dall’Italia, è stato lento ma costante. Eccezion fatta per i super ricchi, i russi in media hanno speso come tutti gli altri clienti di buon gusto nel mondo. Gli investimenti nella casa hanno portato a ogni modo il design italiano ad un ruolo di prestigio nel Paese dato che i clienti russi conoscono molto bene i brand e i loro prodotti e a volte chiedono espressamente di ordinare le opere firmate da famosi designer italiani a qualsiasi prezzo.
Dal punto di vista tecnologico è risaputo che l’Italia si mostra all’avanguardia, dato che i prodotti di design sono un ottimo mix tra qualità, forma e facilità d’uso.

mercoledì 17 aprile 2013

Il Fmi ribassa le previsioni del Pil russo

Il Fondo monetario internazionale ha abbassato la stima di crescita per il Pil russo del 2013 al 3,4% rispetto alla precedente stima del 3,7%. Migliori invece le previsioni per il 2014.

In questo periodo in cui l’allarme recessione in Russia è quanto mai vivo, come confermato dalle parole del leader del Cremlino Vladimir Putin: "la crisi globale sta assumendo contorni sempre più pericolosi, che inevitabilmente prima o poi impatteranno su di noi", cambiano di nuovo le previsioni per il Pil russo per il 2013.
Secondo il Fmi la stima di crescita prevista è del 3,4%, rispetto al 3,7% previsto a gennaio. Diverse erano le previsioni che il "World Economic Outlook" di ottobre aveva fissato con una previsione di crescita pari al 3,8%.
La stima del +3,4% di fatto prevede che non vi sarà uno scostamento con la crescita registrata nel 2012.
La previsione del Fmi è comunque migliore di quella del governo russo. Il ministero dell'Economia di Mosca questo mese ha tagliato la previsione al 2,4% rispetto al precedente 3,6%. Per il 2014, invece, la previsione del Fmi resta al 3,8%, mentre il governo russo prevede il 3,7%.

martedì 16 aprile 2013

Crisi Cipro: la Russia proroga il prestito

La Russia ristrutturerà il prestito di 2,5 miliardi di euro concesso nel 2011 a Cipro, estendendolo fino al 2021 e riducendo il tasso d’interesse dal 4,5% al 2,5%. Lo ha annunciato lo stesso presidente Vladimir Putin in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Angela Merkel lo scorso 8 aprile ad Hannover.

Proroga del prestito con sconto sugli interessi. È questo l’aiuto annunciato da Vladimir Putin nei confronti di Cipro a margine di una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Merkel lo scorso 8 aprile.
Stime non ancora ufficiali riportate dal quotidiano Rossyskaya Gazeta quantificano il costo dell’operazione in 250 milioni di euro, che andranno a pesare sull’erario statale russo.
La solerzia di Putin nell’aiutare il governo di Nicosia è un passo indietro rispetto alle decisioni prese non più di due settimane fa. Cosa può aver fatto cambiare idea al Presidente russo? Molto ha probabilmente pesato l’accordo tra Cipro e l’Ue sulla pesante tassazione dei depositi superiori a 100mila euro – che si applicherà anche alle ingenti somme di denaro russo depositate nelle banche dell’isola.
In nuovo accordo, che prevede quindi la proroga del prestito con lo sconto sugli interessi, metterà così fine alla fuga di capitali russi verso Cipro, poiché se è vero che i titolari russi di depositi in banche cipriote hanno un buon motivo per rimpatriare subito i soldi, dall’altro Cipro perde di attrattività come paradiso fiscale per il futuro.
Non è quanto speravano i ciprioti, ma è pur sempre un aiuto consistente. “Il presidente Putin ha detto che ristruttureremo il debito di Cipro, e così faremo”, ha detto Anton Siluanov, ministro russo delle finanze.

giovedì 11 aprile 2013

Boom di visti russi per l’Italia

Aumento del 25% nei primi tre mesi del 2013 per i visti russi verso l’Italia. Ciò sottolinea l'importanza del servizio visti come biglietto da visita per il Paese e conferma l'ulteriore sforzo al quale i consolati generali delle principali città del Paese saranno chiamate a compiere in occasione dell'"Anno incrociato del turismo".

Italia e Russia sempre più unite.
E' boom infatti per le richieste di visto dalla Russia verso l'Italia. Nei primi tre mesi del 2013, la nostra rete diplomatica nel Paese ha aumentato l'emissione dei visti del 25%. Antonio Zanardi Landi, ambasciatore italiano a Mosca, ha commentato il costante aumento del numero di visti rilasciati a cittadini russi durante una visita al consolato italiano, nella quale ha ribadito che: “L'importanza del servizio visti come biglietto da visita per il Paese è un ulteriore sforzo al quale i consolati generali di Mosca e San Pietroburgo saranno chiamati a compiere in occasione dell'"Anno incrociato del turismo"”. Quest’ultimo inizierà il prossimo settembre e punterà i riflettori delle agenzie turistiche russe su angoli inesplorati della nostra penisola, alla scoperta di quei pochi posti ancora sconosciuti ai turisti russi. Le relazioni Italia-Russia si articoleranno quindi anche nel campo dell'arte, della moda e dell'architettura.

venerdì 5 aprile 2013

Rallentamento crescita tiene in ansia le banche

La produzione industriale nei primi due mesi del 2013 è calata dell’1,5. Per Sergei Ignatiyev, capo della Banca Centrale russa, le prestazioni negative dell’economia russa sono da ricercare nei fattori demografici sfavorevoli, nella crisi economica mondiale e nello scarso stato in cui versano le infrastrutture del Paese.

Dopo lo scandalo emerso lo scorso febbraio circa i 49 mld dollari usciti illegalmente nel 2012, nuove preoccupazioni aleggiano sulla Banca Centrale russa. Il notevole rallentamento subito dalla crescita dell’economia russa rischia di tenere in ansia tutto il sistema bancario nazionale.
Sergei Ignatiyev, capo della Banca centrale, ha riportato i dati relativi alla brusca frenata registrata dall’economia russa lo scorso anno evidenziando di fatto come nei primi mesi del 2013 la situazione non sia migliorata.
Nei primi due mesi infatti il Pil russo è cresciuto dello 0,9% a fronte del 4,3% registrato nello stesso periodo del 2012 e la produzione industriale nei primi due mesi del 2013 è calata dell’1,5%.
“Un clima sfavorevole agli investimenti e la conseguente fuga di capitali, uniti agli scarsi volumi degli investimenti privati creano una situazione che non aiuta certo a rilanciare la crescita economica” ha spiegato Ignatiyev.
Stando alle ultime stime della Banca Mondiale, l’economia russa dovrebbe registrare nel 2013 una crescita del 3,6%, rispetto al 3,5% del 2012 e al 4,3% del 2011.

martedì 2 aprile 2013

Produzione greggio stabile a marzo

Per il quarto mese consecutivo, rimane invariata la produzione di greggio in Russia. Il dato per marzo è di 10,46 milioni di barili al giorno. Calo invece del 5% per la produzione di gas naturale.

Secondo i dati resi noti dal Ministero dell’Energia, per il quarto mese consecutivo, rimane invariata la produzione di greggio in Russia. Il dato per marzo è di 10,46 milioni di barili al giorno, pari a 44,257 tonnellate. Per quanto riguarda il gas naturale, sempre a marzo, la produzione è invece calata del 5% a 1,95 miliardi di metri cubi (bcm), dai 2,06 bcm regstrati a febbraio.
La scorsa settimana proprio il Ministro dell’Energia russo, Alexandr Novak, e il Commissario UE all’Energia, Gunther Oettinger avevano firmato lo scambio di informazioni sulle attività nel settore dell’energia, approvando una road map, intitolata ‘Roadmap EU-Russia Energy Cooperation’, per la cooperazione bilaterale nel settore del gas. Una tregua volta ad evitare le questioni più dirimenti, ma che presuppone aperture difficilmente realizzabili da ambo le parti.

martedì 26 marzo 2013

Incontri B2B nel mese di giugno in Russia

Dal prossimo 26 maggio al 1° giugno 2013 sono previsti importanti incontri nelle città di Ekaterinburg  e Krasnodar rivolte al settore del Legno Arredo. Sempre a Ekaterinburg, ma nei giorni 24 e 25 giugno, si terrà un’altra missione multisettoriale che vedrà coinvolte anche le città di Mosca e San Pietroburgo.

Secondo i dati FMI-DOTS, nel periodo gennaio-settembre 2012, l’Italia ha occupato la 5° posizione sia come Paese Fornitore della Russia (con una quota di mercato del 3,7%) sia come Paese Cliente (con una quota di mercato del 4,2%); rispetto al 2011, il Belpaese ha perso però una posizione come Paese Fornitore e due posizioni come Paese Cliente della Russia.
Il prossimo 26 maggio FederlegnoArredo propone alle proprie aziende associate un'iniziativa B2B a Ekaterinburg e Krasnodar che si protrarrà sino al 1° giugno 2013.
Sempre a Ekaterinburg, ma nei giorni 24 e 25 giugno, è prevista invece una missione multisettoriale che vedrà coinvolte anche le città di Mosca e San Pietroburgo e sarà organizzata da ASFIM (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vercelli).
Ad oggi nella Federazione Russa sono presenti circa 500 imprese italiane, che operano nei settori agroalimentare, automobilistico, energetico e delle telecomunicazioni. Tra le principali priorità del Governo russo, vi è la creazione di condizioni più propizie per investire nel Paese, soprattutto per le imprese straniere che possano trasferire tecnologia e contribuire così alla creazione di industrie nazionali, localizzando la produzione.

lunedì 25 marzo 2013

MITT 2013: accordo Italia-Russia

Si è svolta a Mosca dal 20 al 23 marzo la MITT, Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo, giunta alla sua ventesima edizione. Durante l'evento è stato firmato un importante accordo tra il ministro italiano e quello russo per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, il cui inizio è previsto per il prossimo settembre.

La Fiera Internazionale dei Viaggi e del Turismo (MITT), tenutasi a Mosca la scorsa settimana (20-23 marzo), è stata l'occasione per operatori del settore e rappresentanti istituzionali, sia russi che italiani, di potersi confrontare su diversi temi. A poche ore dall'apertura della Fiera, è stato siglato un importante accordo da parte dei ministri dei due Paesi dove è stato sottoscritto l’inizio lavori per l'organizzazione dell’Anno del Turismo incrociato Italia-Russia, che prenderà ufficialmente il via a settembre.
Insieme ai cinesi, i russi sono da sempre turisti importanti soprattutto per la loro capacità di spesa.
Giuseppe Sarnella, Presidente di Confimprese Turismo Italia afferma che: “L’interesse per l’Italia da parte del mercato russo è altissimo. Un interesse che mi è stato personalmente confermato dal Ministro della Cultura russo Vladimir Medinsky e dal Ministro del Turismo russo Dimitry Amunts. La Russia - continua Sarnella - vuole l’Italia e noi stiamo lavorando per incrementare l’incoming nel nostro paese”.
Sembrano dunque più che maturi i tempi affinché i flussi turistici importanti non si fermino più soltanto in alcune regioni italiane come la Toscana, il Veneto o la Sardegna, ma vengano invece spostati anche su altre regioni, come per esempio le Marche e la Calabria.
I concept in cima ai desideri del mercato russo sono riassumibili nelle terme, nel turismo legato al golf, nel settore del wellness con un occhio sempre attento allo shopping e alle eccellenze enogastronomiche e culturali del nostro entroterra.
Stando ai dati forniti dall'Ente Nazionale del Turismo in Italia lo scorso anno l'Italia si è confermata la destinazione preferita dai russi. Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Veneto e Lombardia sono state le regioni più richieste dai russi, che nel 51% dei casi hanno preferito visitare città d'arte, non disdegnando città minori e di nicchia.

venerdì 22 marzo 2013

La Russia al centro del mercato europeo delle finestre

Secondo i dati riportati dall’export 2012, una finestra italiana in legno su cinque viene acquistata da compratori russi. Nel mercato europeo, la Russia (assieme all’Ucraina) conta 35,7 milioni di unità finestra su di un totale di 133,7 milioni registrati lo scorso anno.

Domenica 17 marzo si è tenuto a Verona, in occasione della Fiera Legno ed Edilizia 2013, il primo vertice italiano sulla finestra in legno.
Ad oggi in Italia ci sono più di 5.500 produttori di infissi in legno, calati di 135 unità rispetto al 2010 che danno lavoro a quasi 25 mila addetti.
Riccardo Borghero, responsabile Ufficio Studi della Camera di Commercio di Verona, ha citato alcuni significativi dati dell’export italiano 2012. Su tutti, un quinto delle finestre in legno italiane finisce in Russia (18,9%), le altre in Francia, Svizzera, Usa, Israele, Germania, Ucraina, Azerbajan, Estonia.
Il mercato della finestra in Europa e negli Stati vicini più importanti sta ripartendo lentamente ed è cresciuto lo scorso anno di circa lo 0,7% salendo a circa 133,7 milioni di unità finestra (132,7 milioni quelli registrati del 2011). Di questi 73,2 sono attribuibili ai 27 Stati membri dell’Unione europea, 24,7 milioni a Norvegia, Svizzera e Turchia, e ben 35,7 milioni a Russia e Ucraina.

mercoledì 20 marzo 2013

Accordo SACE ed Exiar per gli investitori italiani

SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita delle imprese italiane, ed Exiar, l'agenzia russa per l'assicurazione del credito all'esportazione e gli investimenti, hanno annunciano lo scorso 18 marzo la firma di un accordo di riassicurazione per promuovere le relazioni commerciali tra imprese italiane e russe.

Attraverso un comunicato stampa congiunto è stato confermato un accordo siglato tra SACE e Exiar. Le due agenzie di export credit hanno infatti messo a punto lo scorso 18 marzo, una collaborazione che permetterà di espandere notevolmente il potenziale della collaborazione già avviata nel 2012. Lo scambio di informazioni tecniche e attività di cooperazione sui progetti attuali e potenziali sarà alla base della partnership.
Exiar è l’agenzia russa per l’assicurazione del credito all’esportazione e gli investimenti istituita a ottobre 2011 che sostiene in particolare l’export di prodotti high-tech offrendo alle imprese servizi di assicurazione del credito contri i rischi di natura commerciale e politica e di protezione degli investimenti all’estero contro i rischi di natura politica.
Con la volontà di creare un’efficace piattaforma di condivisione dei rischi, l’accordo porterà quindi a nuove operazioni in vari settori industriali, tra cui infrastrutture, oil&gas e trasporti, rafforzando il sostegno di SACE a investitori ed esportatori italiani nel mercato russo.

lunedì 18 marzo 2013

Il Gruppo Ferretti vira sulla Russia

Il Gruppo Ferretti, azienda attiva a livello mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht, punta a passare dall’attuale fatturato di 15 mln di euro ad uno di 50 nei prossimi 5 anni.

Sviluppare la vendita di imbarcazioni più piccole, sia della tipologia flybridge, sia open e coupé, adatte in particolare per la navigazione fluviale o quella da diporto nelle aree dei grandi laghi del Paese”. È questo l’obiettivo che spingerà il Gruppo Ferretti, azienda attiva a livello mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di motor yacht, a puntare decisamente sul mercato russo nei prossimi 5 anni. Facendo leva sull'alleggerimento fiscale introdotto lo scorso anno, le previsioni di crescita del Paese si attestano oggi su un valore pari al 3-4% l'anno sino al 2018.
Passare da un fatturato di 15 milioni di euro ad uno di 50 è quindi l'obiettivo annunciato a Mosca dall’AD del Gruppo, Ferruccio Rossi.
Il Gruppo Ferretti ha inoltre reso noto un accordo di esclusiva con Premium Yacths per la commercializzazione dei marchi Ferretti Yachts, Pershing, Itama, Bertram, Riva, Mochi Craft e Ferretti Custom Line. Tutti gli uffici e la produzione del cantiere hanno sede presso gli stabilimenti di Forlì e Cattolica.

mercoledì 13 marzo 2013

Integrazione dei Brics fondamentale per Mosca

La Russia spinge per aumentare l’influenza globale del club informale BRICS e mira a una sempre più integrazione economica tra i paesi.

Dopo l’incontro avvenuto nella capitale indiana di Nuova Delhi, il 26 e il 27 marzo si terrà a Durban, in Sudafrica, il prossimo vertice BRICS.
Molte le idee che verranno proposte dalle parti in causa; la creazione di una nuova struttura che coordini gli sforzi dei Paesi BRICS in materia fiscale è sempre al centro dei negoziati, anche se ultimamente gli esperti ritengono necessario dare quanto prima vita alla segreteria permanente del BRICS.
Lo scorso anno l’India aveva proposto inoltre la creazione di una Banca di sviluppo; quest’anno è la Russia a sostenere di costituire il quartier-generale della Banca a Mosca, determinandone successivamente il capitale azionario in 50 miliardi di dollari e istituendo i pagamenti internazionali al fine di garantire la sicurezza delle economie dei paesi BRICS di fronte alle oscillazioni in primis del dollaro.
In sostanza Mosca vuole rafforzare l’integrazione tra i Paesi. Andrey Volodin, esperto dell’Accademia Diplomatica del Ministero degli Esteri della Federazione Russa, afferma che: “Oggigiorno l’integrazione economica tra i paesi BRICS risulta esplicitamente insufficiente. È in forte ritardo rispetto al modello che presentava la Società Economica Europea e poi l’Unione Europea. La comunità BRICS vuole sviluppare una simile integrazione”.

lunedì 11 marzo 2013

Crescita stabile per la Russia

La crescita economica di Mosca dovrebbe rimanere stabile, intorno al 3,5 per cento, anche per il 2013. È uno dei dati più significativi emersi dall’Outlook 2013 sull’Europa orientale di East Capital, società di gestione indipendente specializzata nei mercati dei Paesi Est europei.

Secondo i dati emersi dall’Outlook 2013, la Russia resterà tra i Paesi più forti dal punto di vista macroeconomico, visto anche il basso legame con l’economia del Vecchio Continente, rimanendo allo stesso tempo però soggetta alle fluttuazioni dei prezzi delle materie prime.
A sostenere la crescita nel Paese, secondo il report a cura di Marcus Svedberg, capo economista di East Capital, anche nel 2013 sarà la domanda interna: i consumi nel Paese continuano infatti a crescere a ritmo sostenuto e sono in vista nuovi investimenti per grandi eventi sportivi quali le Olimpiadi invernali di Sochi del prossimo anno e i Mondiali di calcio del 2018.
Anche per il 2013 la crescita economica del Paese dovrebbe attestarsi attorno al 3,5%.
Stando agli analisti di East Capital, il Paese, è stato “trascurato”, nonostante siano evidenti “alcuni sviluppi decisamente positivi, come l’accesso al Wto, i risultati aziendali – che nel terzo trimestre 2012 sono stati in linea o superiori alle aspettative – e una crescita del Pil sostenuta e stabile, con bassi livelli di inflazione”.

mercoledì 27 febbraio 2013

Mare di Kara tesoro per la Russia

L’Agenzia Federale per il Sottosuolo della Russia annuncia la scoperta di nuovi grandi giacimenti di idrocarburi nella parte meridionale del Mare di Kara. Il Cremlino intanto apre a cooperazioni con Usa e Cina.

L’esaurimento dei giacimenti di petrolio sulla terraferma sta spostando l’interesse delle società petrolifere sempre più verso i giacimenti offshore.
Secondo Konstantin Simonov, direttore del Fondo per la sicurezza energetica nazionale: “L’inizio dello sviluppo dei giacimenti della piattaforma continentale è una questione del futuro immediato, perché in Siberia occidentale, che da sempre ci dava petrolio e gas, l’estrazione sta calando”.
Le condizioni climatiche che caratterizzano i giacimenti offshore nelle zone artiche della Russia comportano ad oggi numerose difficoltà; a questo va aggiunto il fatto che i giacimenti si trovano lontano dalla terraferma e che manca una totale esperienza e tecnologia.
Pochi giorni fa il Cremlino ha aperto alle potenze straniere lo sfruttamento congiunto delle risorse energetiche nascoste nei fondali dell’Artico. Dopo la major petrolifera statunitense ExxonMobil ora tocca ai cinesi. La compagnia petrolifera russa RosNeft ha infatti invitato la Repubblica Popolare cinese a cooperare per lo sviluppo di alcune piattaforme.
Simonov, ha poi sottolineato che: “L’epoca delle risorse energetiche a buon mercato sta per finire e che la cosa più importante adesso è sviluppare la distribuzione. Se vogliamo rilanciare il passaggio a nord-est, dovremo ripristinare la nostra flotta di rompighiaccio. Ci vorranno anche delle navi di nuovo tipo per il trasporto di GNL (gas naturale liquefatto). Dal punto di vista della distribuzione ci sono enormi possibilità di innovazione”.

giovedì 21 febbraio 2013

Banca centrale: 49 mld dollari usciti illegalmente nel 2012

I trasferimenti illegali di denaro dalla Russia hanno raggiunto nel 2012 la cifra record di 49 miliardi di dollari. A riferirlo in un’intervista shock è Sergei Ignatyev, Presidente uscente della Banca Centrale Russa.

Stando a quanto riportato dal quotidiano economico russo Vedomosti, i trasferimenti illegali di denaro dalla Russia avrebbero raggiunto i 49 miliardi di dollari nel corso dello scorso anno, una somma pari al 2,5% del Pil.
Secondo il numero uno uscente della Banca centrale, Sergei Ignatyev, un terzo circa dell'importo sarebbe legato a operazioni di carattere commerciale, mentre i restanti 35 miliardi sarebbero ancora oggi di difficile identificazione. La fuga verso lidi stranieri avrebbe causato un danno alle casse erariali di più di dieci miliardi di euro.
"Potrebbero essere pagamenti per consegne di droga – afferma Ignatyev – pagamenti per importazioni in grigio, tangenti per funzionari pubblici o manager che fanno acquisti per grosse società private senza controlli interni adeguati. O ancora, si tratta di evasione fiscale".
Solamente pochi giorni fa, l'organizzazione no profit Global Financial Integrity aveva reso noti i dati di un'inchiesta condotta sui flussi finanziari illeciti e l'economia sommersa russa, confermando che tra il 1994 e il 2011, ben 211,5 miliardi di dollari erano stati oggetti di trasferimenti finanziari illegali. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti gli scambi commerciali tra la Russia e Cipro e tra la Russia e la Svizzera.

martedì 19 febbraio 2013

Rimpatrio dei beni all’estero per i funzionari russi

Vladimir Putin ha sottoposto alla Duma una proposta di legge che vieta la detenzione di conti, obbligazioni e azioni in banche estere per determinate categorie di persone al servizio dello Stato.

Aumentare gli investimenti nell’economia nazionale e migliorare l’efficienza della campagna anti-corruzione. È ciò che ha spinto il presidente Vladimir Putin a sottoporre alla Duma una proposta di legge che prevede la chiusura dei conti e la vendita delle attività fuori dal territorio russo per tutti i funzionari russi. Coloro che non rispetteranno le procedure entro tre mesi dall’entrata in vigore della norma, saranno immediatamente licenziati, fatta eccezione per i diplomatici e i funzionari che prestano servizio all’estero (potranno mantenere beni fuori dal Paese, ma nel caso venissero registrate irregolarità, come il trasferimento di ulteriori fondi a nome di coniugi o altri familiari, riceverebbero lo stesso trattamento).
Tutto ciò perché i trasferimenti di denaro all’estero da parte di funzionari pubblici hanno di fatto minato la fiducia nel sistema economico russo. Secondo i dati forniti dal Governo, la nuova proposta di legge permetterebbe di recuperare miliardi di dollari.
La proposta segue un precedente progetto, approvato in prima lettura dalla Duma alla fine dello scorso anno, che impone ai funzionari russi e al personale militare il trasferimento delle attività finanziarie in Russia entro sei mesi e la cessione degli immobili posseduti all’estero entro un anno. Conseguentemente a ciò, il possesso di conti all’estero resta consentito solo per pagare l’istruzione e le cure mediche, mentre sono previste multe fino a dieci milioni di rubli o fino a cinque anni di prigione per i dipendenti statali che non si adeguano.

giovedì 14 febbraio 2013

Jv Renault-Nissan Alliance e UniCredit per la Russia

Renault-Nissan Alliance e UniCredit hanno siglato un accordo per creare una banca specializzata nell'offerta di servizi finanziari ai clienti e concessionari dei marchi Renault, Nissan e Infiniti in Russia.

È stato siglato nella giornata odierna un importante accordo tra Renault-Nissan e UniCredit.
Il tutto al fine di creare una banca specializzata nell'offerta di servizi finanziari ai clienti e concessionari dei marchi Renault, Nissan e Infiniti in Russia.
La joint venture sarà controllata al 60% da Renault-Nissan mentre UniCredit avrà il 40%. La piattaforma finanziaria mira a rafforzare il gruppo franco-nipponico sul mercato russo e sviluppare dunque le attività di retail banking di Unicredit nel Paese.
La creazione di una piattaforma finanziaria porterà inoltre a rafforzare il posizionamento competitivo di Alliance nel mercato automobilistico russo.
La Russia – si legge in una nota congiunta – rappresenta un mercato chiave per l'Alliance. Nel 2012, in Russia sono state vendute 2,9 milioni di nuove autovetture, un numero record. Nello stesso periodo, l'Alliance ha registrato vendite record per 352.808 unità (189.852 unità per Renault, 153.747 unità per Nissan e 9.209 unità per Infiniti), corrispondenti a una quota di mercato del 12%”.

lunedì 11 febbraio 2013

Arrestato leader dell’opposizione russa

Accusato di aver tentato un colpo di Stato, Serghei Udaltsov, rappresentante del Fronte della Sinistra, è stato arrestato per non aver rispettato l’obbligo di residenza partecipando di fatto a manifestazioni non autorizzate.
 
Rischia fino a dieci anni di carcere, Serghiei Udaltsov, rappresentante del Fronte della Sinistra, che assieme a un gruppo di oppositori avrebbe ordito a favore del rovesciamento dell’esecutivo russo.
"Stavo camminando lungo il marciapiede, con alcuni giornalisti, quando la polizia ha preteso che seguissi gli agenti su un autobus. Io non mi sono opposto” ha raccontato Udaltsov a Interfax.
L’uomo è stato fermato mentre si stava unendo a una manifestazione in sostegno dei prigionieri politici contro la repressione e le torture. Secondo la Procura, Udaltsov non avrebbe rispettato l’obbligo di residenza partecipando a manifestazioni non autorizzate; attraverso la nuova misura restrittiva non gli sarà permesso di usare né il cellulare né di poter connettersi a internet. Lo scorso ottobre era già stato arrestato a Mosca con l’accusa di “organizzazione di disordini di massa”.
Udaltsov è una delle figure chiave delle proteste sorte dalla fine del 2011; da quando Vladimir Putin è tornato alla presidenza russa, le autorità hanno represso duramente le proteste dell'opposizione, che sono progressivamente diminuite sia come frequenza sia come dimensioni.


 

lunedì 4 febbraio 2013

La Borsa di Mosca per attirare investimenti

Attrarre ancora di più gli investitori. La Borsa di Mosca punta a raccogliere 500 milioni dall'Ipo mentre l’obiettivo di Putin è quello di rompere il dualismo Londra-New York.

Dobbiamo aumentare al massimo il volume di capitali stranieri nel nostro Paese”.
È questo quanto dichiarato da Vladimir Putin nell’annunciare la quotazione delle società di gestione del mercato mobiliare. Il gruppo Micex-Rts, infatti, che guida la società nata dalla fusione delle due borse moscovite, ha manifestato un’offerta pubblica che dovrebbe permetterle entro l’estate di quotarsi sulla sua stessa piattaforma di scambi azionari. La quotazione della Borsa di Mosca ad oggi valuta l'intera società dai quattro ai 4,6 miliardi di dollari e punta a raccogliere 500 milioni di dollari.
La volontà del presidente è quella di convincere i finanzieri russi a quotare le proprie aziende nella Borsa di casa, ritenuta ancora da molti di loro stessi provinciale e periferica al fine di riportare azioni e capitali in patria.
Le prospettive per il duo Putin-Medvedev sono palesi: diversificare l’economia, evitando di giacere sugli allori del petrolio.
Dobbiamo imparare - ha ribadito il presidente - ad attrarre gli investitori. Se vogliamo essere competitivi e risolvere i diversi problemi sociali, dobbiamo fare in modo che la nostra economia cresca più velocemente di quella globale”.

giovedì 31 gennaio 2013

L’UE chiede garanzie alla Russia sul Gas

La Commissione europea auspica che Ucraina e Russia si impegnino ad evitare che si verifichino interruzioni nelle forniture di gas a seguito della nuova controversia sorta tra i due paesi sul pagamento di 7 miliardi di dollari richiesto da Mosca per onorare l'accordo bilaterale per il 2012.

Marlene Holzner, portavoce della Commissione Ue in materia di energia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Abbiamo preso nota dei comunicati stampa e ci aspettiamo che entrambe le parti garantiscano che non ci siano interruzioni e che il gas continui a fluire regolarmente”.  Le parti coinvolte sono Russia  e Ucraina; l'Esecutivo Ue è infatti preoccupato circa una possibile interruzione nelle forniture di gas a causa dei rapporti non proprio idilliaci tra i due stati.
A dirla tutta, Ucraina e Russia sono ai ferri corti. Motivo del contendere: una maxibolletta dal sette miliardi di dollari del 2012 che Mosca ha inviato a Kiev venerdì. mirando ad alleviare la dipendenza dell'Ucraina dal gas russo. Bolletta che Kiev non vuole pagare.
La vediamo come un forma di pressione che giunge mentre sono in corso negoziati sulla creazione di un consorzio di trasporto del gas (con l'Europa) e sulla riduzione del prezzo del gas per l'Ucraina con la Russia”, dice una fonte Naftogaz al quotidiano Kommersant Ukraine.
L’Ue attende risposte a breve.

mercoledì 23 gennaio 2013

Crescita del 3,6% nel 2013 per l’economia

Il Fmi ha confermato che l’economia russa crescerà anche nel 2013 del 3,6%, rimanendo in sostanza sugli stessi livelli di crescita del 2012. L’obiettivo di Medvedev è di arrivare il prima possibile al 5%.

L'economia della Russia continua a correre.
Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, l'economia della Russia crescerà  quest’anno allo stesso ritmo del 2012 (3,6%) e nel 2014 aumenterà fino ad arrivare alla quota del 3,8%.
In una conferenza stampa tenuta a Mosca, l’esperto Antonio Spilimbergo spiega: "La crescita economica nel 2012 è stata del 3,6% e noi credemmo che sarà uguale nel 2013. Per il 2014 non prevediamo grandi cambiamenti, con una crescita che dovrebbe attestarsi al 3,8%".
Sempre il Fmi ha abbassato di tre decimi la previsione di inflazione per quest’anno che passa dal 6,6% al 6,3%. "È una previsione – continua Spilimbergo - che viene fatta sulla base dei piani correnti e di quello che noi osservammo come per la "politica di bilancio della Russia”. Medvedev ha invece commentato: "Dobbiamo essere ambiziosi nei nostri obiettivi e per raggiungere una crescita del 5% annuo abbiamo bisogno di un incremento di circa il 10% degli investimenti, almeno per qualche anno".

giovedì 17 gennaio 2013

Una Corte Specializzata per la Proprietà Industriale

A partire dal prossimo 1 febbraio, sarà operativa, in Russia, la Corte Specializzata della Proprietà Industriale che sarà esclusivamente competente a giudicare in materia. Le controversie relative a diritti d’autore restano, invece, di competenza delle corti di giurisdizione generale.

Dopo che lo scorso 22 agosto sono entrate in vigore delle riforme in materia di proprietà industriale, dal prossimo febbraio altre novità legali sono previste per la Russia.
La protezione dei diritti di proprietà industriale nella Federazione rappresenta da sempre uno dei maggiori ostacoli agli investimenti stranieri nel Paese.
Dal prossimo 1 febbraio 2013, la tutela della proprietà verrà rafforzata con l’istituzione di una Corte Specializzata.
A oggi, in Russia, le controversie di diritto industriale sono di competenza delle Corti di giurisdizione generale e delle Corti commerciali (Arbitrazh) a seconda che la controversia riguardi solo persone fisiche o imprese, imprenditori e persone fisiche.
La Corte specializzata della Proprietà Industriale andrà ad inserirsi nell’ambito dei tribunali commerciali e verificherà le controversie legate alla protezione del diritto industriale in qualità di tribunale di prima istanza, nonché come giudice di legittimità in grado di cassazione.
Nel primo caso deciderà sia sull’impugnazione dei provvedimenti degli organi amministrativi federali russi che operano in materia di proprietà industriale ed in particolare sull’impugnazione dei provvedimenti resi dal Rospatent che sull’impugnazione dei provvedimenti resi dalle autorità antitrust della Repubblica Federale Russa.
Nel secondo caso invece giudicherà come giudice di legittimità sia sulla legittimità degli atti giudiziari emessi dalla Corte Specializzata in primo grado che sulla legittimità delle sentenze emesse da giudici di primo e secondo grado delle corti commerciali relative a controversie inerenti la violazione di diritti di proprietà industriale.

mercoledì 16 gennaio 2013

Mercato auto: la Russia in controtendenza

Mentre il mercato auto dell’Europa ha fatto registrare nel 2012 una delle peggiori performance degli ultimi anni, in Russia le immatricolazioni di autoveicoli hanno messo a segno un nuovo record storico.

Il mercato dell’auto in Europa trema. Nel 2012 in Spagna, in Francia e in Italia si sono registrati crolli importanti che non sembrano poter essere risanati nel 2013.
Un trend negativo che sembra però non intaccare la Russia. Lo scorso anno la vendita di nuove auto nel Paese è aumentata del 10,6% rispetto all'anno precedente: in tutto 2,93 milioni di unità vendute, un record storico. Secondo gli esperti le previsioni per il 2013 parlano di una possibile nuova crescita con la vendita di 3,1 milioni di auto, mentre altri due scenari meno "ottimisti" prevedono una vendita di 2,8 e di 2,96 mln di veicoli.
I segnali degli ultimi mesi sono a ogni modo molto indicativi. Per esempio nel mese di dicembre le immatricolazioni di auto in Russia sono cresciute solo dell’1%, mentre a novembre le immatricolazioni erano risultate praticamente nulle.
A ogni modo è prevista sicuramente una crescita e basti pensare che è dal 2009 che il mercato dell’auto russo continua a registrare forti progressi. In quell’anno, infatti, le vendite erano balzate del 49%. Un volume poi confermato da +30% del 2010 e dal +39% del 2011.

lunedì 14 gennaio 2013

Prospettive economiche russe per il 2013

La Federazione Russa è uno dei paesi che ha saputo reagire meglio alla crisi economica mondiale. A differenza delle maggiori economie mondiali, per le quali il 2013 si prospetta incerto, la Russia può dare per scontato un certo margine di crescita.

Un 2013 ricco di novità positive.
È questo che attende la Federazione Russa dal nuovo anno sulla base delle prospettive economiche che appaiono incoraggianti per il Paese.
Nonostante sia ancora soggetta ad influenze estere negative dettate dall’esportazioni (in primis delle materie prime) la Russia ha dimostrato di saper trarre frutto dalle esperienze negative del passato mostrandosi pronta ad affrontare la nuova crisi globale.
Lo scorso anno il tasso di disoccupazione si è attestato al 5,3%, stabilendo un vero record e un dato in netta controtendenza rispetto ai risultati delle altre potenze economiche; ciò a dimostrazione della buona salute di cui gode il Paese che, a differenza delle maggiori economie mondiali, sa per certo che per il nuovo anno farà registrare un certo margine di crescita.
I dati relativi al PIL e alla crescita economica dicono che il primo pare destinato a crescere di una percentuale compresa tra il 2% e 2,5%, mentre il secondo dovrebbe attestarsi tra il 3,5% e il 4%. Tali previsioni si mantengono realistiche nonostante la lieve battuta d’arresto subita a fine 2012.

martedì 8 gennaio 2013

Generali punta all’est Europa

Il Group Ceo di Generali, Mario Greco, conferma che la Russia non è un mercato facile, anche se ha dimensioni interessanti ed è un mercato che sta cambiando. Nel frattempo è stato sottoscritto un accordo con PPF Group.
Il mercato russo è un mercato di crescita che presenta anche una base di costi elevata. Lo sa bene Mario Greco, Group Ceo di Generali, che rispondendo agli analisti in conference call ha spiegato che: “La Russia non è un mercato facile, anche se ha dimensioni interessanti ed è un mercato che sta cambiando, quindi ne seguiremo l'evoluzione".
Nei giorni scorsi Generali e PPF Group hanno concluso la partnership in Europa Centro-orientale: Generali acquisirà da PPF Group il 49% di GPH per 2,5 mld per assumere il pieno controllo della joint venture. L'acquisizione, si legge in una nota, avverrà in due tranche: entro il 28 marzo 2013 sarà acquistato il 25% di GPH; a fine 2014 il rimanente 24% GPH cede a PPF le attività assicurative per il credito al consumo nei Paesi CSI per 80 mln Swap di partecipazioni senza esborsi monetari. Il Gruppo Generali aumenterà la sua quota in Ingosstrakh al 38,5% attraverso l'acquisizione di tutte le azioni di PPF Beta; a PPF Group il pieno controllo del fondo PPF Partners.
Greco ha così commentato: "Con questa operazione eliminiamo ogni incertezza sulla nostra strategia di sviluppo in Europa Centro-orientale e sulle risorse necessarie per il Gruppo a realizzarla. Oggi siamo diventati uno degli operatori leader in un’area a crescita elevata. Con il pieno controllo di Gph, potremo beneficiare appieno dei nostri investimenti e focalizzarci nello sviluppo del core business assicurativo migliorando la nostra posizione competitiva e la redditività”.